Quanto è importante che i bambini siano composti ed educati al ristorante? Evidentemente sta assumendo sempre più importanza il comportamento dei più piccoli a tavola se consideriamo gli ultimi episodi. Dai ristoranti in Italia che hanno stabilito, come regola, il divieto di accesso agli under 10, al ‘modus operandi’ estero che invece punisce l’incapacità dei genitori di educare i propri figli al tavolo. Quest’ultimo caso, come riporta Libero, riguarda gli Usa, dove in un ristorante una coppia è stata multata, trovandosi sul conto da pagare anche un sovrapprezzo dovuto proprio alla maleducazione dei bimbi che avevano al seguito.
Non è così impossibile ritrovarsi in un ristorante ed assistere a pianti acuti di bambini, litigi, rincorse e slalom tra camerieri. Questi comportamenti potrebbero infastidire i clienti presenti, al punto da portarli a promettere di non tornare più in quel locale, attribuendo la responsabilità ai titolari incapaci di mantenere l’ordine in sala. Proprio per evitare ciò si sta diffondendo una prassi ‘nokids’, soprattutto in Usa. E in Italia, sebbene con modalità diverse, non mancano casi di locali che hanno seguito la stessa scia.
MISURE DRASTICHE CONTRO BIMBI MALEDUCATI AL RISTORANTE
Il caso che ha fatto maggiormente discutere è stato quello avvenuto nel noto ristorante ‘Al Tocco’ a Riverside in Georgia. I genitori dei bimbi villani si sono ritrovati 50 dollari in più sul conto a causa proprio della maleducazione dei figli. Il sovrapprezzo è stato giustificato dal locale con la dicitura ‘costi aggiuntivi per adulti che non sono capaci di fare i genitori’. La sanzione ha diviso l’opinione pubblica, tra chi l’ha considerata “esagerata” e altri che invece l’hanno elogiata.
Situazione non meno piacevole quella nostrana se consideriamo già le premesse con cui il nostro Paese è ‘bollato’. Uno studio dell’Istituto Italiano di Studi Transdisciplinari evidenzia infatti che i bambini italiani sarebbero i più maleducati d’Europa al ristorante, puntando il dito non tanto sui minori quanto sui genitori. Il problema quindi esiste, ed evidentemente si è talmente diffuso da portare alcuni ristoranti perfino a vietare l’accesso dei più piccoli. Un caso noto è quello dello stellato ‘I castagni’ di Vigevano (Pv), in cui è chiaramente vietata l’entrata agli under 10.
BIMBI MALEDUCATI AL RISTORANTE: LA POLEMICA
Tutte queste misure adottate fuori e dentro l’Italia hanno creato una polemica generalizzata. Il discorso si è infatti perfino espanso fino alla tematica della natalità. Si è infatti portata l’attenzione sulle contraddizioni che le situazioni descritte creerebbero. La riflessione è stata accentuata proprio da Libero, che è partito da un interrogativo: “se non vogliamo i bambini in giro visto che disturbano, poi perché gridiamo di disperazione perché figli se ne fanno sempre meno?”
La domanda resta senza risposta esaustiva perchè come sempre la verità starebbe nel mezzo. Il calo delle nascite è infatti un dato di fatto continuamente confermato dalle statistiche. Ma è anche vero che sembra esserci una ‘crisi’ nella capacità dei genitori di oggi di trasmettere educazione e rispetto nei figli. Il risultato sono bambini e giovani allo stato brado. Alla luce di queste considerazioni ne è seguita la nascita di un decalogo, creato dal gambero Rosso, in cui vengono stilate regole rivolte proprio ai genitori. Tra queste si legge la necessità di evitare schiamazzi, urla, cori da stadio, risate sguaiate a tavola, trattare con rispetto e cortesia il personale, arrivare puntuali all’orario di prenotazione, evitare di giocherellare con il cibo, strappare via le etichette delle bottiglie, fare palline con la mollica del pane, giocare con noccioli di olive e ciliegie. Banalità quelle elencate che invece andrebbero studiate e imparate dai ‘genitori 2.0’.