In queste settimane di quarantena forzata, caratterizzate purtroppo da continui aggiornamenti negativi circa la pandemia di Coronavirus che affligge l’intero orbe terracqueo, giunge una notizia in grado di regalare un sorriso spontaneo: dagli USA è infatti rimbalzata in queste ore la storia di un bambino di 6 anni affetto da fibrosi cistica e risultato positivo al Coronavirus. In un filmato pubblicato da sua mamma su Facebook, il piccolo, di nome Joseph, annuncia con entusiasmo di aver vinto la sua personale battaglia ingaggiata contro il Covid-19, offrendo così nuove speranze a tutti coloro che sono considerati potenziali pazienti “più fragili”. Joseph è stato messo in quarantena per due settimane nella sua casa di Clarksville dopo aver manifestato sintomi quali febbre e tosse. È risultato quindi positivo al tampone presso l’ospedale pediatrico “Monroe Carroll Jr.”, ma dopo aver combattuto strenuamente è riuscito ad avere la meglio: “Sono un guerriero della fibrosi cistica e ho battuto il Covid-19!”, ha affermato gioiosamente il bimbo nel video.
BIMBO CON FIBROSI CISTICA GUARISCE DA CORONAVIRUS: QUAL È LA SUA PATOLOGIA DI BASE
In molti hanno inviato messaggi di sostegno e di felicità al piccolo Joseph e la sua mamma non ha esitato a ringraziare le centinaia di internauti intervenute a mezzo sociale per manifestare la loro piena solidarietà nei confronti di suo figlio. Come detto, il bimbo è affetto da fibrosi cistica, una malattia che altera le secrezioni di molti organi che, risultando più dense, disidratate e poco fluide, contribuiscono al danneggiamento degli organi stessi. A subire i maggiori danni sono soprattutto i polmoni, in quanto al loro interno il muco tende a ristagnare, generando infezioni e infiammazioni che tendono a provocare una grave insufficienza respiratoria. La fibrosi cistica è nota comunemente anche come “la malattia del bacio salato”, perché la pelle sudata rilascia il sapore del sale. Nel nostro Paese a condurre un’azione di sensibilizzazione su tale patologia è Matteo Marzotto, figlio della compianta Marta, il quale gira l’Italia in lungo e in largo (eccezion fatta per questo periodo di restrizioni), al fine di veicolare la conoscenza della fibrosi cistica, per molti ancora oggetto misterioso.