Il “Corriere dello Sport” nelle ultime ore è finito nel mirino di migliaia di internauti, celebri e non, a causa del titolo pubblicato in prima pagina sull’edizione cartacea odierna: “Black Friday“, “venerdì nero”. Sullo sfondo, si stagliano le sagome di Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, e Chris Smalling, centrale difensivo della Roma, compagni di squadra ai tempi della loro militanza tra le fila del Manchester United. Proprio dall’Inghilterra sono piovute aspre critiche nei confronti della scelta operata dal noto quotidiano capitolino, tacciato neanche troppo velatamente di razzismo, a tal punto che il “Daily Mail” l’ha definita “scioccante”. Anche l’account Twitter in lingua inglese della Roma è intervenuto sulla questione, con un messaggio che non lascia spazio a troppe interpretazioni: “Nessuno, assolutamente nessuno, nemmeno una singola persona, il titolista del Corriere dello Sport”. Numerosi, inoltre, i commenti negativi da parte di altre testate giornalistiche, portali telematici stranieri e semplici utenti, che non hanno gradito l’accostamento fotografico all’aggettivo “black”.
“BLACK FRIDAY” LUKAKU-SMALLING? ECCO PERCHÉ
Al di là della titolazione provocatoria (volutamente o meno), la decisione di pubblicare in accostamento fotografico le istantanee del bomber belga e del difensore inglese è da ricercare nel calendario del prossimo turno del campionato di Serie A 2019-2020, che nell’anticipo di domani, venerdì 6 dicembre, porrà di fronte proprio i due calciatori. Al “Giuseppe Meazza” di Milano, infatti, si disputerà Inter-Roma, un match molto sentito da entrambe le tifoserie in virtù degli obiettivi stagionali per i quali le due compagini lottano. I nerazzurri, attualmente primi in classifica, sognano l’allungo temporaneo sulla Juventus (un successo ai danni dei giallorossi significherebbe portarsi momentaneamente +4 sui bianconeri, impegnati il giorno seguente sul campo della Lazio); i capitolini, dal canto loro, sono in corsa per un piazzamento che valga l’accesso alla prossima Champions League e un risultato positivo all’ombra del Duomo consentirebbe loro di crederci ancor più convintamente. La gara più importante, però, si disputerà sugli spalti: 90’ privi di insulti razzisti rappresenterebbero la risposta più bella alle polemiche, restituendo dignità al nostro pallone. Chi ha giudizio, lo metta…