Un massiccio blackout si è verificato nelle scorse ore in Cile, milioni di persone rimaste senza la corrente elettrica, soprattutto a Santiago
In Cile è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo che nella giornata di ieri si è verificato un blackout che ha lasciato gran parte del Paese al buio, a cominciare da Santiago del Cile, la capitale della nazione situata nel Sud America. Al momento in quel del Cile è estate di conseguenza le temperature sono elevate (circa 30 gradi Celsius) e il blackout ha ovviamente fermato tutti i condizionatori, con tutto ciò che ne consegue. In totale sono circa 8 milioni le abitazioni interessate da questa interruzione di corrente, così come fatto sapere da Gabriel Boric, il presidente cileno, parlando ieri sera alla nazione. Praticamente quasi tutta la nazione è stata interessata dal blackout, leggasi 14 regioni su 16, e i primi segnali sono scattati nel pomeriggio di ieri in Cile, quando in Italia era già sera.
Come conseguenza dell’interruzione di corrente elettrica tutti i servizi internet, sia fisso che mobile, sono rimasti inattivi in gran parte del Paese, mentre alcune parti della rete di trasporto a Santiago sono state fermate, lasciando quindi i pendolari a piedi. A causare il blackout non sarebbe stato comunque un sovraccarico di corrente, bensì una linea ad alta tensione che trasporta l’energia dal deserto di Atacama, che è stata interrotta, così come riferito dal National Electrical Coordinator, l’operatore della rete elettrica del Cile.
BLACKOUT IN CILE, LE PAROLE DEL MINISTRO DELL’INTERNO: INDAGINI IN CORSO
Resta da capire se si è trattato di un guasto o di un atto volontario e al momento le autorità stanno indagando per cercare di scoprire le dettaglio cosa sia accaduto. Per la sicurezza del Paese si è deciso di attuare un coprifuoco dalle ore 22:00 alle ore 6:00 di oggi, mercoledì 26 febbraio 2025, e al momento non è ben chiaro quando ritornerà la corrente in Cile, visto che lo stesso presidente ha spiegato che l’interruzione potrebbe durare fino a notte fonda. Boric si è poi rivolto alle compagnie elettriche spiegando che “non è tollerabile che milioni di persone siano state colpite”.
“Non lasceremo che questo passi e agiremo con fermezza contro le aziende che non sono state all’altezza della situazione. Per questo motivo, saranno svolte tutte le indagini necessarie”. Già nella serata di ieri circa un quarto delle persone raggiunte da blackout aveva ricevuto nuovamente la corrente, di conseguenza è probabile che proprio mentre vi scriviamo la situazione sia risolta definitivamente.
BLACKOUT IN CILE, LE PAROLE DEL MINISTRO DELL’INTERNO
Carolina Tohà, ministra dell’interno, ha invitato le persone a mantenere la calma, aggiungendo inoltre che edifici strategici come ad esempio ospedali, prigioni e le sedi governative, stanno utilizzando i generatori di riserva, di modo da garantire il normale svolgimento delle funzioni, mentre la gendarmeria nazionale è scesa in strada per garantire la regolare circolazione dei veicoli e garantire la sicurezza dei cittadini. “La nostra prima preoccupazione è garantire la sicurezza delle persone – ha detto – ovviamente, questa era una cosa che nessuno aveva pianificato”.
Sospesa anche la metropolitana di Santiago, metropoli dove vivono circa 8 milioni di persone, e i passeggeri che si trovavano sui treni al momento dell’interruzione di energia sono stati evacuati, così come fatto sapere dal ministro dei Trasporti Juan Carlos Muñoz. Moltissimi i video circolanti sul web nelle ultime ore, in cui si vedono decide di persone scendere dalle carrozze delle metro, per poi essere guidati al buio verso le stazioni, scene surreali che fino ad ora avevamo visto solo nei film. Fortunatamente sta continuando ad operare l’aeroporto, grazie ai sistemi di backup di emergenza, mentre vi sono più problemi sulla connessione internet nazionale, tenendo conto che solo il 25% è riuscito ad adoperarlo da quando è scattato il blackout generale. Da affermare infine che è stata sospesa la partita di calcio del torno nazionale Copa Chile, riprogrammata a breve, mentre la rete sanitaria è pienamente operativa.