Il Ministero della Salute ha diffuso il bollettino vaccini Covid anche quest’oggi, sabato 1 ottobre 2022. Il numero di inoculazioni è tornato ad alzarsi, sintomo del fatto che con l’arrivo dell’autunno gli italiani stanno provvedendo a proteggersi dal virus, timorosi dell’arrivo di una nuova ondata. L’arrivo dei nuovi sieri bivalenti ha riavvicinato la popolazione agli hub. In totale, le somministrazioni sono arrivate ad essere a 140.748.386. In virtù di ciò, le persone che hanno completato il ciclo vaccinale primario oppure sono guarite da meno di sei mesi sono 50.463.875, ovvero il 94,4% della popolazione.
Per quanto concerne invece la terza dose, la risposta è stata buona. Le persone protette con il booster sono l’84,1%. Diversa la situazione per quanto riguarda invece la quarta dose, che stenta ancora a decollare. Il secondo booster è stato somministrato 3.297.066 volte, ovvero soltanto al 17,24% della popolazione che ne ha diritto. Essa, d’altronde, è consigliata ai soggetti più fragili e agli anziani.
BOLLETTINO VACCINI COVID: IL PARERE DI GEMMATO (FDI)
A parlare dei dati provenienti dal bollettino vaccini Covid di oggi, sabato 1 ottobre 2022, ed in generale dell’andamento della campagna di vaccinazione, è stato Marcello Gemmato, deputato barese appena rieletto e responsabile Sanità di Fratelli d’Italia. Le sue dichiarazioni, rilasciate a Repubblica, possono essere un segnale in merito a quelle che saranno le intenzioni del nuovo Governo. “I dati ci dicono che la mortalità per il Covid riguarda persone dai 65 anni in su. La strategia vaccinale dovrebbe mettere in sicurezza gli anziani e chi ha problemi di salute. Vaccinare i bambini di 6 anni non ha avuto senso”, ha detto.
Inoltre, ha ribadito che non ci saranno obblighi. “Va bene raccomandare la quarta dose, ma non mettendo più obblighi. Non bisogna rinnovare quello che riguarda il personale sanitario, in scadenza il 31 dicembre. Tra l’altro nelle menti dei più stolti, il vaccino imposto fa pensare che ci sia dietro un interesse delle multinazionali. Gli scienziati valutano i costi e i benefici e i cittadini si devono interfacciare con medico e farmacista”.