Il bonus anziani nel 2025 può esser richiesto più velocemente, oltre alla domanda per agli arretrati.
Il bonus anziani 2025 prevede che gli over 80 in stato di “non autosufficienza“, possano godere di una misura economica aggiuntiva rispetto alla prestazione “ordinaria” e già goduta, ovvero l’accompagnamento. Eppure dall’approvazione della domanda, in molti non hanno ricevuto la cifra spettante.
Tra i requisiti previsti dall’INPS, vi è l’obbligo di comprovare i costi sostenuti a livello sanitario, e chi si occupa delle pratiche a favore del principale beneficiario deve accertarsi di inviare l’opportuna documentazione non oltre i 30 giorni dalla notifica di approvazione della domanda.
Arretrati e domanda relativa al bonus anziani nel 2025

Dal momento in cui l’ente previdenziale invia l’ok per rilasciare il bonus anziani 2025 (l’ultima Legge di Bilancio ha dato il via libera fino alla fine del 2026), chi fa le sue veci ha tempo “un mese” per allegare i documenti che possano comprovare di aver sostenuto la spesa (scontrini, fatture o ricevute dell’estratto conto).
Da quel momento in cui il beneficiario potrebbe pur volendo, rinunciare alla prestazione per qualunque motivo. Viceversa, chi adempie per lui può richiedere assistenza tramite un patronato oppure consultare il portale INPS (accedendo con metodo di autenticazione digitale) e andare nella sezione in cui vi sono i Sussidi, l’Indennità e i Sostegni.
L’ente ha aggiornato la sezione così da facilitare l’invio della domanda. Infatti ora all’interno del menù intitolato “bisogno assistenziale gravissimo” c’è un questionario a cui è possibile rispondere alla guida con un semplice “no” oppure “sì“.
Il sistema è in parte automatizzato, le domande sulle prestazioni sanitarie sono in parte ristrette, e il punteggio e il calcolo dell’età anagrafica viene fornito dal portale, così da limitare gli eventuali errori che l’utente potrebbe commettere.
Quali documenti conservare
Infine, sul portale è stata riservata una sezione particolare all’interno della quale è possibile trovare la rendicontazione. Il contribuente deve provvedere ad inserire i documenti utili a poter comprovare la spesa sostenuta.
Come accennato, potrebbe trattarsi di fatture emesse e quindi pagate, ma anche di certificati medici oppure contratti di lavoro inerenti all’assistenza sanitaria (ad esempio come collaboratore domestico). L’obiettivo è facilitare la procedura ed accelerare i tempi per evadere le domande.
