L'INPS dà i chiarimenti richiesti su come ottenere il bonus assunzioni 2025 in vista di una conversione del contratto.
Sul bonus assunzioni valido per il 2025 le aziende e i professionisti nutrono diversi dubbi da dover chiarire. A tal proposito di recente si sono riuniti al tavolo tecnico gli esperti contabili e commercialisti per fornire un quadro più esaustivo.
I chiarimenti in riferimento alle perplessità espresse sul tema previdenziale ma anche degli incentivi, sono stati molteplici. Vediamo dunque di esporli individualmente.
Chiarimenti sul bonus assunzioni previsto per il 2025
Il bonus assunzioni che verrà ammesso nel 2025 prevede delle regole specifiche da dover rispettare. Un professionista ha chiesto ad esempio, quali possibilità ci fossero nel caso in cui si inviasse la domanda prima di convertire un contratto lavorativo.
Nello specifico la domanda faceva riferimento ad una richiesta di esonero dei contributi (come previsto dalla ZES), per un contratto d’assunzione risalente all’1/05/2025 e con successiva conversione a tempo determinato.
Tra la domanda e l’assunzione c’era una differenza di due mensilità, e su questo pare che l’INPS non abbia risposto negativamente, anzi, l’ente ha confermato di poterlo fare ricordando cosa dice la direttiva.
La risposta dell’INPS
L’INPS ha ricordato che l’esonero può esser ammesso ancor prima di trasformare il contratto di lavoro e comunicare la variazione obbligatoria tramite il sito ufficiale di ClicLavoro.
Mentre per quel che riguarda l’incentivo sull’assunzione previsto per le donne e i giovani è stata posta una domanda differente:
“Qualora un datore di lavoro abbia in mente di prenotare la dote in merito al bonus previsto dalla Legge (sull’esonero della quota contributiva delle donne e dei giovani), e se la lavoratrice/lavoratore fosse già inquadrato con un indeterminato part time di tipo verticale, quale sarebbe l’importo benefico da poter ottenere?”.
Al fine di conoscere l’entità della cifra realmente spettante, l’ente suggerisce all’imprenditore di inserire il salario medio dei mesi effettivamente svolti, considerando sempre la soglia massima di 500€ o 650€ al mese.
