La Manovra di Bilancio conferma il bonus sociale 2025, con sgravio sul gas e sulla luce arrivabili fino all'80%.
Nonostante il Governo abbia deciso di prorogare il bonus sociale 2025, così da permettere ai nuclei familiari in difficoltà di poter sostenere i costi in bolletta (della luce e del gas), allo stesso tempo sono cambiati i requisiti ISEE da dover soddisfare per chiunque voglia beneficiare dell’incentivo fiscale.
A prevedere il cambiamento è stata la Manovra di Bilancio di quest’anno. Per i nuclei composti da meno di quattro figli l’ISEE dev’essere corrispondente a massimo 9.530€ annui, mentre per le famiglie più numerose (dove i figli sono un numero pari o superiore a quattro), la fascia ammessa sale a 20.000€ annui.
Bonus sociale 2025 con sconto fino all’80%
Il bonus sociale 2025 consente – in maniera completa – di ottenere uno sconto fino all’80% ma soltanto se l’ISEE è basso, ovvero per un valore compreso tra 9.530€ e 15.000€. Lo stesso requisito è previsto per quei residenti dei condomini che vogliono godere dell’agevolazione ma i cui consumi sono oggetto di un sistema centralizzato.
La durata dell’incentivo fiscale è di un anno. Durante questo periodo lo sgravio si differenzia in base alla fornitura, per la corrente elettrica è prevista una quota fissa di sconto, mentre per il gas dipende dai consumi, dove il contributo aumenta nei periodi più freddi (visto che aumentano i consumi).
Bonus per la luce
Anche se abbiamo detto il bonus sociale 2025 per la luce resta fisso per l’intero anno di incentivo, il suo importo cambia in base alla composizione del nucleo familiare. Laddove ci siano un massimo di due componenti, allora lo sconto è pari a 113,46€, mentre su tre componenti lo sgravio sale a 146,40€.
Lo sgravio massimo si stabilizza a 161,04€, e viene applicato in quei nuclei in cui i componenti sono massimo 4.
Interventi per migliorare la classificazione energetica
Al di là del bonus sociale, il Governo ha inserito in Manovra i bonus edilizi 2025. Tra questi, restando sempre in tema di consumi, è possibile richiedere il bonus ristrutturazioni, così da poter effettuare degli interventi che vadano a migliorare la classificazione energetica.
Restano anche le due misure inerenti, l’ecobonus e il sismabonus, la cui detrazione fiscale al cinquanta per cento è stata validata soltanto per gli interventi nelle prime case, sulle seconde case lo sgravio scende al trentasei per cento, causando indirettamente un piccolo disincentivo rispetto alle regole ordinarie.
