Britney Spears, cosa succede alla popstar dopo la liberazione dalla tutela
Sono mesi all’insegna degli alti e bassi per Britney Spears, che reduce dalla liberazione dalla conservatorship, la tutela legale che la giudicava incapace di intendere e di volere sin dal 2008 (l’anno successivo al 2007, che ha visto la popstar radersi a zero i capelli dopo un matrimonio con Kevin Federline rivelatosi fallimentare, ndr) ha sposato lo scorso 9 giugno il modello persiano Sam Asghari in una giornata rivelatasi all’insegna del terrore e dell’alta tensione. Il motivo del disagio per la popstar? Il primo ex marito storico della cantante americana, Jason Alexander, ha fatto irruzione nella casa della popstar situata a Los Angeles, in quello che a detta dei giornali e siti di informazione si sarebbe rivelato un disperato tentativo di impedire le nozze di Britney Spears. L’uomo è stato prontamente fermato dalla polizia ed attualmente si trova in carcere. E in queste ore spuntano delle nuove verità sull’agghiacciante vicenda che vede protagonista la Santa del Pop. Il legale di Alexander ha chiesto di ridurre la pena al suo assistito, una richiesta che il giudice non ha accolto. Il giudice ha infatti confermato la condanna per i capi di imputazione di stalking, violazione di domicilio e vandalismo. Come se non bastasse un addetto alla sicurezza ha testimoniato in tribunale, svelando dei retroscena sconvolgenti.
Jason Alexander rimane in carcere
Pare infatti che Jason Alexander abbia avuto accesso alla villa della pop star, urlando il suo nome. Ma non solo. Pare inoltre che una volta trovata la stanza in cui era rinchiusa a chiave la cantante l’uomo abbia iniziato a battere pugni sulla porta, incutendo terrore nella popstar mentre lei era alle prese con i preparativi delle nozze. Sembrerebbe anche che Alexander fosse in possesso di un coltello, altro particolare inquietante per cui viene facile pensare che l’ex marito della popstar volesse in ogni modo ostacolare le nozze con Sam Asghari.