Anche Bruce Springsteen scende in campo per “salvare” San Siro. E’ in questo stadio infatti che il 21 giugno 1985 il musicista americano si esibì per la prima volta in Italia. Fu un evento spartiacque nella storia degli eventi live del nostro paese. Sebbene, sempre a San Siro, cinque anni prima si fosse esibito un’altra leggenda, Bob Marley, il concerto di Springsteen divenne immediatamente “l’evento rock” per antonomasia, davanti ad oltre 50mila spettatori accorsi da tutta Italia. Lui stesso definì quella serata come una delle più spettacolari e intense della sua carriera. E qui Springsteen è tornato a esibirsi numerose altre volte, nel corso degli anni, rinnovando l’evento come solo lui sa fare. In una intervista, che uscirà domani su 7, l’inserto del Corriere della Sera, il Boss si dice preoccupato per il progetto di demolizione dello storico impianto: “Veramente? Sarebbe tremendo. Un peccato. È un posto bellissimo. Per come è stato costruito è unico: il lato più lontano dal palco non è mai così lontano. Mentre suoni è come se avessi di fronte un muro di umanità e ti torna addosso un entusiasmo enorme. Ogni edificio ha un’anima, una sua vita spirituale. E fino a che sono sicuri, mi piace suonarci dentro. Le nuove costruzioni non ce l’hanno quell’anima”.
LA PRIMA VOLTA DA REGISTA
Springsteen nel corso dell’intervista presenta anche il suo primo film da regista. Sebbene Western Stars, nelle sale cinematografiche i prossimi 2 e 3 dicembre e stasera in anteprima al Festival del cinema di Roma sia un film concerto con le canzoni del suo ultimo omonimo album, è anche una storia autobiografica come spiega lui stesso: “Quando sei giovane è tutta una questione di voglio andare dove voglio, fare quello che voglio, essere quello che voglio. È bello quando hai 20 anni, ma se te lo porti dietro troppo diventa un limite. Quando invecchi cerchi una definizione più larga di libertà, qualcosa che includa il partner, la famiglia, la comunità, la vita pubblica. Invecchi e hai bisogno di queste cose per avere una vita appagante”. Springsteen poi conferma che presto sarà in studio con i suoi storici accompagnatori, la E Street Band per registrare un nuovo disco che poi porterà in tour ovviamente anche in Italia: “Ho voglia di venire a trovare i miei fan italiani” dice. Suonerà anche a San Siro?