Negli Stati Uniti un ragazzo di 22 anni ha cercato di imitare il musicista scandinavo Varg Vikernes, meglio noto col moniker di Burzum che negli Anni Novanta è diventato celebre per un simile genere di ‘imprese’, bruciando ben tre chiese per diventare una star del Black Metal e fare il pieno di “like” sui propri canali social. Arriva dalla Louisiana la notizia che il giovane Holden Matthews, peraltro figlio di un vicesceriffo locale, presto sarà processato dopo essersi dichiarato colpevole per i fatti che risalgono alla scorsa primavera quando appiccò il rogo a tre edifici religiosi, crimine per il quale ora Matthews rischia una pena che secondo il Washington Post va dai 10 ai 70 anni di carcere. Tutte e tre le chiese, a cui facevano riferimento delle congregazioni di fedeli afroamericani (aspetto che solo in un primo momento aveva fatto pensare alla mano di qualche esponente del movimento suprematista bianco in costante espansione negli States), sono state date alle fiamme tra il 26 marzo e il 4 aprile 2019, per una serie di blitz che avevano messo in allarme le autorità della Louisiana.
BRUCIA CHIESE PER IL SUO ALBUM BLACK METAL: RISCHIA 70 ANNI DI CARCERE
Come si è scoperto una volta che Matthews era stato fermato dalla Polizia, i suoi gesti servivano per farsi un nome all’interno della scena Black Metal, un sottogenere dell’Heavy Metal in cui è molto ostentata la componente satanista o comunque anti-cristiana, e imporsi come figura carismatica per la sua fanbase. A tradire il ragazzo è stata anche la volontà di vantarsi dei roghi inviando foto e video alla sua cerchia di amici, accompagnando peraltro i messaggi a testi delle canzoni che a suo dire gli erano state ispirate proprio dalla visione delle fiamme. Come se non bastasse aveva usato anche una di queste foto come copertina del prossimo album della sua band, i “Pagan Carnage”: tuttavia dell’intera vicenda a stupire è che, anziché condannare il gesto, Matthews in poco tempo aveva ricevuto grandi apprezzamenti sulle sue pagine social con alcuni aficionados che fino all’arresto lo esortavano a continuare nella sua attività di piromane. Dal canto loro i genitori del ragazzo hanno confermato che Holden era un fan di Vikernes e che probabilmente è stato ispirato dalla visione di “Lords of Chaos”, un documentario sulla vita e la musica di Burzum.