Colpo di Stato in corso in Burkina Faso, dove il presidente Faso Roch Marc Christian Kaboré è stato arrestato dai militari ammutinati e in questo momento è detenuto in una caserma della capitale Ouagadougou. A confermarlo sono varie fonti della sicurezza del Paese, che rendono noto anche che “sono sotto la custodia dei golpisti anche il presidente del parlamento, Alassane Bala Sakandé, e alcuni ministri”.
Le ragioni alla base del colpo di Stato sono note ormai da tempo: i militari insorti chiedono un cambio di strategia contro i jihadisti, che tengono in ostaggio il Paese in uno stillicidio di violenza quotidiana. Come riferito dall’agenzia di stampa nazionale ANSA, il presidente del Burkina Faso aveva proprio promesso, dopo la rielezione del 2020, maggiore risolutezza nei confronti di questo tipo di atteggiamento jihadista, ma lo sbandierato cambio di rotta non si è ancora materializzato e così si è arrivati a una vera e propria ribellione.
BURKINA FASO, IN CORSO UN COLPO DI STATO: LIBERATO GILBERT DIENDÉRÉ
Sempre l’ANSA rimarca che “il governo ieri ha smentito che fosse in corso un colpo di Stato, anche se diversi militari si erano ammutinati contro il governo e lo stato maggiore, affermando di esigere più strumenti e una strategia più mirata per combattere la violenza jihadista dilagante nel Burkina Faso”.
Nel contempo, dal Paese africano è pervenuta la notizia secondo cui i militari protagonisti dell’ammutinamento avrebbero liberato Gilbert Diendéré, probabile leader di questo golpe. Diendéré fu condannato nel 2015 a 20 anni di detenzione dopo un fallito golpe e attualmente è giudicato anche per il suo ruolo nell’assassinio del presidente antimperialista e anticolonialista Thomas Sankara nel 1987. Si attendono ulteriori sviluppi sulla vicenda.