Dal prossimo 15 giugno potrebbe e dovrebbe essere possibile tornare a giocare a calcetto: non sarà magari il segno più inequivocabile dell’allentamento del lockdown da Coronavirus, ma è sicuramente un passo importante. Se a livello professionistico la ripresa della Serie A (il 20 giugno) ha fatto da ideale riassunto di quale sia la situazione, non bisogna dimenticare che c’è tutta una parte dello sport che è ferma, e si tratta delle attività amatoriali e di base. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenendo a Tg2 Post, ha citato esplicitamente il calcetto per spiegare cosa intendesse: quello e i saggi di danza. “Mi auguro nel prossimo Dpcm si possa aprire tutta la parte dello sport che è ancora ferma” ha detto, prima di anticipare che il 15 giugno sarebbe la data giusta per riprendere. A una condizione, implicita ma comunque importante: la curva dei contagi dovrà continuare a scendere. Le norme contenute nel Dpcm del 18 maggio vietavano ancora “gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati” pure consentendo l’attività sportiva o motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, “purchè comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”.
CALCETTO POSSIBILE DAL 15 GIUGNO?
E’ il motivo per cui alcuni centri di tennis hanno riaperto i battenti, potendo consentire appunto i due metri di distanza; non il calcetto, e qui sostanzialmente si tocca quello che potrebbe sembrare un paradosso. I centri sportivi infatti hanno potuto riprendere la loro attività dallo scorso 25 maggio ma, a causa delle misure restrittive in termini di assembramento e distanziamento sociale, il 5 contro 5 non si può ancora praticare. Bisognerà aspettare ancora un po’ prima di tornare in campo: sarà anche banale, ma va detto che il calcetto amatoriale è un appuntamento quasi imperdibile per tantissimi italiani che, nel fine settimana o la sera dopo il lavoro, si ritrovano in gruppo per giocare una o due ore di partitella per scaricare stress e tensioni della giornata, o semplicemente per tirare due calci a un pallone e perseguire così la loro passione. Non sarà la Serie A o il professionismo, ma è comunque un tema che interessa particolarmente.