Tiene le dita incrociate, Giampiero Pinzi. Troppo importante e troppo delicata la chance del Toro per poter già brindare in anticipo. «Non sono scaramantico – fa sapere il centrocampista dell’Udinese – ma aspetto di avere buone notizie da Torino e Udinese prima di lasciarmi andare alla gioia». Oggi è il giorno giusto per vestire il granata. Le due società hanno già trovato l’accordo: il Toro avrà il giocatore grazie ad un prestito oneroso con diritto di riscatto della metà fissato in 2,2 milioni di euro. Non resta che trovare l’accordo finale tra le parti, ma l’ingaggio di Pinzi (che ora guadagna 500 mila euro fino al 2012) rientra ampiamente nei tetti salariali granata. «Non vedo ostacoli per trovare l’accordo con il Toro – analizza Danilo Caravello, procuratore del centrocampista romano – e Giampiero è il combattente giusto per i granata». Domani l’Udinese partirà per la Grecia senza il suo antico simbolo, mentre mercoledì a Sommariva Perno De Biasi potrà già allenare Pinzi. Il centrocampista torna ad essere protagonista dopo una stagione sfortunata e da dimenticare (solo 13 presenze con 282′ complessivi per infortuni al ginocchio), l’Udinese si libera di un giocatore storico (8 anni di militanza con cinque stagioni da titolare inamovibile) ma chiuso da Inler e D’Agostino e il Torino pesca il «tuttofare» fondamentale per rafforzare la trincea di De Biasi. Pinzi in un centrocampo a tre, come quello pensato dal tecnico granata, può agire perfettamente sulla destra. In un eventuale centrocampo a quattro, il 27enne cresciuto nella Lazio può giocare sia come interno che come esterno sulla destra. E’ invece in partenza Grella. Tra oggi e domani il Fulham farà l’offerta finale per convincere Cairo a cedere l’australiano. Il pressing è forte, l’accordo è vicino e quei 4,5 milioni di euro potranno essere investiti per un altro centrocampista (Mutarelli) e per la prima punta. I contatti con l’Empoli per Pozzi sono fitti e civili, ma il Toro aspetta di cedere anche Di Michele (lo cercano dalla Spagna) per fare posto e cassa per il vero sogno: Rolando Bianchi. La mossa di Cairo è quella di attendere fine agosto sperando che si abbassino le richieste di attaccante e Manchester City. In questo caso tocca al presidente tenere le dita incrociate.