Aveva dichiarato che Di Michele era un giocatore importante per la sua squadra. Frasi che possono sembrare di rito, certo. Ma noi vogliamo credere alle parole di Gianni De Biasi, anche vista la sua reazione dopo che il giocatore ha preferito andare in prestito al West Ham. Ieri in conferenza stampa la calma serafica dell’allenatore veneto ha lasciato spazio al suo lato più duro che senza giri di parole ha detto la sua sulla cessione dell’attaccante: “Quando perdo un giocatore non sono felice: sono uno molto autocritico e mi domando sempre se ho fatto il possibile. Non so se lui l’ha mai fatto nel Toro. Se uno è forte – ha poi continuato con sarcasmo il tecnico -, e lui è un grande giocatore, non deve avere timori. Gli ho prospettato delle soluzioni, come fare giocare tutte e quattro le punte contemporaneamente. Lui mi ha detto: “Siamo in 4 per 3 posti”. Certo, è durissima in 4 per tre ruoli (ride)”. Frecciatine anche sulla presunta poca professionalità del bomber di Guidonia: “È stato sfortunato: ha fatto solo 31 allenamenti su 63» ha detto De Biasi sventolando il foglio delle assenze. Di Michele, già a Londra, ha saputo dell’uscita del suo ex allenatore e non ci ha pensato un attimo a replicare accusando il tecnico di averlo sempre maltrattato.