Vincenzo Iaquinta scalpita. Il suo procuratore Berti ha avuto un contatto con Marino, direttore generale del Napoli. I campani sentono la possibilità concreta di poter raggiungere il quarto posto utile per il passaggio Champions, un’opportunità che – dati gli enormi introiti pubblicitari – giustificherebbe alcuni investimenti importanti. Reja per raggiungere questo traguardo ha chiesto un giocatore di esperienza nel reparto avanzato.
Tutte le strade portano a Iaquinta, che nella Juve con il rientro di Trezeguet sulla carta troverebbe ancora meno spazio. De Laurentiis è pronto a mettere sul piatto dieci milioni di euro, praticamente la stessa cifra sborsata dai bianconeri per prelevare l’azzurro dall’Udinese. In gioco c’è anche la comproprietà di Zalayeta che ha ribadito il desiderio di voler giocare di più. E se l’attaccante uruguagio fosse contento di tornare alla casa madre bianconera? Potrebbe accettare di fare la panchina a Torino (non è la stessa cosa che a Napoli) per sei mesi e poi cercare una soluzione convincente. Per quanto riguarda Iaquinta è giusto sottolineare che, pur essendo un campione del mondo, alla Juve ha uno stipendio che supera di poco il milione di euro. Le lusinghe di un club come il Napoli con un contratto da 2 milioni di euro a stagione potrebbero convincerlo a cambiare vita. C’è di mezzo anche il Mondiale in Sud Africa: Vincenzo è stimato da Lippi, ma non può pensare di guadagnarsi la convocazione passando la maggior parte del tempo in panchina nella propria squadra di club. Bisogna comunque vincere le resistenze di Ranieri, che non è ancora sicuro del recupero del francese, e che soprattutto con il fortino centrale Poulsen-Sissoko-Zanetti sta vagliando un ipotetico modulo a tre punte: in questo caso Iaquinta potrebbe essere l’uomo “di fatica”, di raccordo tra l’attacco e il centrocampo (un po’ come fu Ravanelli nell’era Lippi). Gli uomini mercato stanno valutando l’offerta, anche perché fin qui Iaquinta ha avuto molteplici infortuni che gli hanno compromesso la prima parte della stagione. Alessio Secco è tentato dall’idea di cedere Iaquinta e investire subito i soldi in un laterale destro (la dirigenza vuole dare al mister un’alternativa per Grygera) e in una punta, magari sfruttando con Olic dell’Amburgo (a scadenza di contratto) la carta Zalayeta. Ancora più allettante l’ipotesi Valencia (la destinazione spagnola sarebbe gradita a Zalayeta) per portare a casa il ventenne Mata. In poche parole vendere Iaquinta per fare cassa e per giocare la carta Zalayeta sul mercato estero.