A 36 ore dalla conclusione a lieto fine della vicenda Kakà-Manchester City, non si placano le voci riguardo la questione. Dopo che ieri il presidente esecutivo del club inglese Garry Cook aveva accusato i rossoneri di comportamento “inappropriato”, oggi a parlare è il padre agente del giocatore, il signor Bosco Leite: «La verità è che in sei ore di colloqui il Manchester City ha solo fatto domande e non ha mai presentato un’offerta a Kakà – confessa Bosco alla Gazzetta dello Sport – come poteva pensare di conquistarlo? Una cosa è acquisire una società o un immobile. Un’altra è affascinare uno dei migliori calciatori al mondo». Una gestione della trattativa quindi alquanto confusionaria. Si parla infatti di dirigenti del City che hanno letteralmente assillato il padre del numero 22 del Milan, rivolgendogli domande fin “troppo tecniche”, le quali hanno trovato una risposta solo grazie all’intervento dell’amministrato delegato Galliani. Il colmo poi, è stato quando verso le 22 gli emissari inglesi hanno comunicato a Bosco Leite che l’offerta per Kakà sarebbe stata spedita l’indomani via e-mail. A quel punto tutto è saltato e la trattativa si è conclusa con la vittoria di tutti i protagonisti, tranne uno.