MILAN – Un’iniezione di fiducia e una spinta per ritornare ad essere il campione di un tempo. Potrebbe servire a questo il Golden Foot 2009, consegnato a Ronaldinho ieri sera a Montecarlo. Un segno inequivocabile che i tifosi amano ancora questo fenomeno del pallone e che vogliono tornare a vedere al più presto il campione dell’era blaugrana. Lo sa bene il diretto interessato che nonostante l’inizio negativo suo e del Milan è pronto ad impegnarsi e a riportare in alto lui e la squadra: «Io penso positivo – spiega alla Gazzetta dello Sport il numero 80 rossonero – eventualmente andrei in panchina pronto a dare il mio contributo. Però io sono allegro solo quando gioco. Cercherò di convincere Leonardo che sono il Ronaldinho vero e che merito di essere titolare».
Un Dinho che è tornato al gol nella gara di Bergamo contro l’Atalanta: «La rete è stata una scossa di felicità – ha proseguito – l’anno scorso ho contribuito a riportare il Milan in Champions. Ora voglio vincere lo scudetto o la Champions. Sono traguardi alla portata di questo Milan». Il Gaucho che non nasconde i dentoni quando parla della sua Nazionale: «Spero di aiutare la Seleçao a vincere il titolo. Parlo spesso con Dunga, abbiamo un ottimo rapporto. Il c.t. oggi non mi chiama e lo capisco. Se non gioco nel Milan come posso giocare nella Seleçao? Ma non mi arrendo. Ho tempo per convincere tutti». C’è chi lo vende scontento e ormai in declino, ma Dinho risponde così: «Follie. Io sono felice solo quando entro in campo e tocco un pallone». Infine, una chiusura che fa sperare bene i tifosi e gli amanti del bel calcio: «Rivedrete il vero Ronaldinho, questo è sicuro».