MILAN – Un miracolo contro il Chievo e una serie di parate straordinarie contro il Napoli. Nelson Dida ha svestito i panni di “paperone”, tra l’altro messi solo dieci giorni fa, per ritornare ad essere Superdida. Il portiere brasiliano ricorda da vicino quell’estremo difensore che 4 anni fa si contendeva il posto di migliore al mondo insieme a Buffon, e che faceva venire continui grattacapi agli avversari di Champions, Inter e Ajax ne sanno qualcosa. Ma il ritorno prepotente di Dida non è solo rose e fiori. Per Leonardo, infatti, ora si crea una nuova grana, il nodo portieri. Quando torneranno anche Abbiati e Storari, presumibilmente dopo la sosta invernale, chi vestirà la maglia da titolare? E’ possibile lasciare fuori il Dida straordinario di questo periodo? Domande a cui il tecnico brasiliano Leonardo cercherà di dare una risposta.
Intanto Villiam Vecchi, allenatore dei portieri del Milan, cerca di dare una spiegazione alle prestazioni altalenanti del brasiliano: «Dida ha una grande capacità, quella di metabolizzare immediatamente gli errori», il problema piuttosto è un altro: il brasiliano, visto il fisico da corazziere che si ritrova, per rendere al meglio, deve essere al top: «Il problema è che non avendo un talento innato di un Buffon e avendo, al contrario, un fisico importante, forse in passato dovevamo gestirlo in maniera diversa forse bisognava farlo riposare ogni tanto, fargli fare il turnover come accade per i giocatori».