CALCIO – E’ una Juventus in semi crisi quella vista nelle ultime 4 partite. Il club bianconero non riesce più a vincere e a concretizzare e la situazione inizia a preoccupare. Eppure, segnali negativi, erano già arrivati nelle precedenti vittorie contro Lazio, Livorno e Chievo: «La Juve ha vinto, ma ha sofferto anche col Livorno – spiega Massimo Mauro a La Gazzetta dello Sport – dove ha ringraziato tre volte Buffon, col Chievo e con la Lazio. Col Bologna, invece, ha pareggiato. Ciro ha detto che col Palermo ha tolto Diego per dare equilibrio. Vero, ma non è un problema di una persona, Amauri e Iaquinta stanno troppo avanti». Mauro ha poi proseguito: «Per ripartire la parola è una sola: umiltà. Questa squadra, a volte, sembra poco umile. In campo vanno occupati gli spazi e non lo fai se lo fai controvoglia».
Una Juventus che doveva essere la vera anti-Inter mentre ora: «L’Inter è una squadra con i … con gli attributi – continua – la Juve non è ancora una squadra, non puoi concedere quattro, cinque occasioni agli avversari. L’Inter con l’Udinese è stata molto fortunata, ma ci ha creduto fino alla fine e questo è un buon segnale e soprattutto è un elemento che alla fine fa la differenza. La vera Juve si è vista soltanto con la Roma e col Genoa anche se a Marassi ha preso due gol ed è arrivato un pareggio. Ripeto: l’Inter al momento, sembra ancora più forte della Juve». Infine uno sguardo agli juventini che hanno deluso di più in questo primo spezzone di stagione: «Felipe Melo, non c’è dubbio, e anche Amauri – conclude Mauro – che non concretizza più».