CALCIO – Non si nasconde Davide Santon, e all’indomani della sfida persa con la Samp, ammette l’errore nel disimpegno: «Un errore non condiziona la fiducia che ho nei miei mezzi. A volte si fanno errori che non si vedono, a Genova il mio è stato evidente – ha spiegato Davide sull’aereo che ha traghettato l’Inter fino a Kazan dopo quattro ore abbondanti di volo – non cerco alibi, il terreno non mi ha aiutato, però ho sbagliato. Mentalmente quell’errore l’ho già cancellato e devo ringraziare Mourinho e i compagni che sono stati i primi a sottolineare che solo chi non gioca, non sbaglia. Per questo motivo ora riesco ad accettare le critiche come pochi mesi fa accettavo gli elogi e preferisco guardare avanti, alla Champions e alla partita col Rubin che ci dà subito la possibilità di cancellare la sconfitta di Genova e a tutto ciò che di positivo arriverà per me e per l’Inter nei prossimi mesi».
Mourinho lo ha difeso nel post-partita «Mai nella mia carriera un giocatore da solo è stato responsabile di una sconfitta», anche se per la gara di domani il giovane terzino dovrebbe lasciare posto a Chivu. «Mio padre mi aveva avvisato – conclude Santon – mi aveva detto che la difficoltà sarebbe stata confermarsi ad alti livelli, quindi non sono stato preso in contropiede. Ora devo solo pensare a lavorare».