AS ROMA – Non c’è solo la crisi dei risultati a tenere banco in casa giallorossa. La questione societaria, da mesi all’ordine del giorno della cronaca romanista, riapre i battenti e pone alcuni interrogativi in merito agli assetti presenti e futuri del club che attualmente naviga a vista e aspetta un compratore. Come se non bastasse, i giocatori giallorossi sono da quattro mesi senza stipendi. A ribadirlo è un articolo apparso questa mattina sulla Gazzetta dello Sport, dal titolo “la crisi tocca anche le buste paga”, che dà conto del “prolungato vuoto di potere che non facilita il compito dell’allenatore”.
Il riferimento è all’attuale gestione della società affidata a Rosella Sensi ma sotto la lente di Unicredit che, attraverso l’advisor Rothschild, sta curando la vendita del club romano. Il procedimento è però lungo e inframmezzato da una crisi sportiva che attanaglia la squadra e non dà certo un vantaggio all’immagine del club in cerca di acquirenti. Tra l’altro nella giornata di giovedì, alcune decine di ultrà romanisti si sono dati appuntamento sotto la sede romana di Unicredit per chiedere chiarezza in merito al futuro dei colori giallorossi.
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I conti, riferisce la Gazzetta dello Sport, sono peggiorati con i risultati della squadra e ora si affaccia anche la possibilità di una ricapitalizzazione quale esigenza primaria per la società di Rosella Sensi. Nel frattempo a Trigoria si lavora e si prepara la gara di Parma. Ma in ballo ci sono ancora parecchie questioni, tra cui il rinnovo di Claudio Ranieri (promesso a maggio) e quello di numerosi calciatori (De Rossi, Riise), alcuni di questi (Mexes) in scadenza imminente.