Un grave lutto ha colpito il mondo del calcio proprio in queste ore. E’ morto a 51 anni di età l’ex portiere del Milan di Sacchi Andrea Pazzagli (difese la porta di 10 squadre tra A, B e Lega Pro, ma con i rossoneri raggiunse i vertici). Il sito del Milan ne dà notizia con un breve e asciutto comunicato dal titolo “ciao Andrea”. Per i tanti tifosi rossoneri Pazzagli è stato un portiere da ricordare, per i successi che ha conseguito appunto nel Milan degli Invincibili in cui ha saputo anche ritagliarsi spazio. Quarantotto presenze per lui e trentun gol incassati tra il 1989 e il 1991 proprio con la maglia rossonera. Pazzagli, nato a Firenze, si è spento proprio questa mattina a Punta Ala, una nota località turistica di mare della sua Toscana. Lo ha ucciso con tutta probabilità un improvviso malore, forse un attacco di cuore, che non gli ha lasciato scampo. Andrea Pazzagli è morto attorno alle 7:45 di questa mattina, senza nemmeno la speranza di un soccorso. Il Milan “lo ricorderà per sempre e si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di dolore”. Pazzagli lascia una moglie e tre figli, oltre che un posto come preparatore dei portieri della nazionale azzurra giovanile (tutte le categorie under, dall’under 16 all’under 19), ruolo che ricopriva dal 2001. Nel Milan aveva collezionato un palmares invidiabile, con Coppa dei Campioni, una Supercoppa Italiana, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali.Il portierone rossonero aveva raccolto con discrezione e determinazione l’eredità di Giovanni Galli tra i pali della squadra che ha cambiato il modo di concepire il calcio italiano ed europeo. Un uomo intelligente e gentile, Pazzagli, che in pochi forse conoscono anche per la sua passione di comporre canzoni.
Se la cavava alla grande anche in quello, perché uno dei suoi ultimi lavori “Spero che esistano gli angeli” era stato premiato ninete meno che da Mogol, uno dei mostri sacri della musica italiana. Il figlio Edoardo, anche lui portiere, milita nelle giovanili della Fiorentina.