Alla vigilia della partita contro il Granada, José Mourinho appariva tranquillo e sereno in conferenza stampa. I miei, spiegava, mi danno garanzie, “con venti vittorie una sconfitta. Per un primo tempo che non mi è piaciuto (col Malaga, in Coppa del Re, ndr) non perdo la fiducia in loro”. E ha fatto bene: il suo Real, infatti, ha travolto i non irresistibili avversari con il rotondo risultato di 5 a 1, in una partita a senso unico che si commenta praticamente da sola. Apre le danze Benzema, poi autore di una doppietta, che al minuto diciannove, in sospetta posizione di fuorigioco, con una zampata beffa il portiere avversario. Appena tre minuti dopo, ecco la speranza per i cinquemila tifosi del Granada che hanno affollato gli spalti del Bernabeu, con il pareggio firmato Mikel Rico al minuto ventidue, che riesce a concludere al meglio un bel cross al centro di Uche. Ma l’illusione del momentaneo pareggio dura appena dodici minuti, quando Sergio Ramos, con un imponente colpo di testa su calcio d’angolo, la mette dentro per la seconda volta alle spalle di Roberto. Il primo tempo finisce così, sul 2 a 1 per il Real, ma il Granada non ha ancora idea di cosa andrà ad affrontare nella seconda frazione. Il Real rientra in campo praticamente già sul parziale di 4 a 1: prima è Higuain, servito splendidamente da Marcelo, a calciare un destro vincente al minuto quarantasette, e tre minuti dopo tocca nuovamente a Benzema controllare perfettamente la sfera e incrociare in modo delizioso nella porta avversaria. Cristiano Ronaldo prova in tutti i modi a trovare il gol, e finalmente ci riesce al minuto 89 dopo un affondo di Kakà: la difesa prova a fermare il brasiliano ma il pallone carambola tra i piedi del portoghese che deve limitarsi solamente a spingerlo in rete. Adesso il vantaggio madridista sul Barcellona secondo in classifica è di 6 punti, ma bisognerà attendere l’impegno dei blaugrana, impegnati stasera alle 21.30 nel derby catalano contro l’Espanyol. Mourinho, di sicuro, parteggerà per questi ultimi: meglio tenere gli eterni rivali a distanza. Proprio nei giorni scorsi il tecnico portoghese aveva detto di preferire vincere la Liga rispetto alla Champions. Il campionato, a suo modo di vedere, premia la regolarità, mentre in Coppa si può vincere anche con episodi e colpi di fortuna.
Calciomercato Roma/ Mourinho beffa i giallorossi: En-Nesyri vicino al Fenerbahce (18 luglio 2024)
Sembra il classico modo per tirare acqua al proprio mulino: vero, diavolo di un Josè?