La Repubblica Ceca è in vantaggio 2-0 sulla Grecia al termine del primo tempo. Decidono due gol nei primi sei minuti di partita: avvio roboante per i cechi, che hanno subito mostrato di voler dimenticare la partita contro la Russia. Cose chiare fin da subito: Bilek è qui per vincere, non accetta altro risultato, vuole condurre la sua squadra ai quarti di finale. Cambia qualcosa all’interno della formazione (Kadlec centrale con Limbersky a sinistra, dentro subito Hubschmann per Rezek) e i giocatori paiono rinfrancati dalle novità e aggrediscono immediatamente la partita e l’avversario. Dall’altra parte, male la Grecia: il CT portoghese Santos aveva chiesto attenzione in fase difensiva, sono arrivati due schiaffi immediati che adesso rendono chiaramente difficile una rimonta. La Grecia si presenta senza Gekas: in campo la gioventù di Fortounis, con Samaras e il guerriero Salpingidis ai lati. Katsouranis copre le falle difensive arretrando la sua posizione, il regista di centrocampo lo fa Fotakis. La Repubblica Ceca però non è quella di venerdi sera, svogliata e poco lucida: è un carro armato che sdraia chiunque capiti sul suo passaggio. Passano due minuti e spiccioli, ed è già avanti: Hubschmann ringrazia Bilek per la fiducia disegnando un filtrante per Jiracek, che taglia da destra, Holebas se lo perde e Chalkias tocca appena il tiro diretto all’angolino: 1-0 Repubblica Ceca. La Grecia non fa nemmeno in tempo a capire di essere sotto che capitola un’altra volta, tre minuti più tardi: Rosicky, finalmente all’altezza del suo nome, pesca la percussione a destra di Gebre Selassie, il cui scatto ricorda le progressioni del suo quasi omonimo fondista. Cross basso e difesa in bambola che si fa anticipare dal piccolo Pilar, che in scivolata tocca per ultimo e mette dentro il suo secondo gol personale in questi Europei. Il primo tempo è tutto qui: la Grecia prova a reagire, ma non va al di là di lanci lunghi sui quali nè Samaras né Salpingidis possono far molto. La Repubblica Ceca ha un’altra occasione con Rosicky (bravo Sifakis, chiamato al 23′ a sostituire l’infortunato Chalkias), poi i greci il gol lo trovano, con Fotakis che stacca bene di testa a centro area: ma l’arbitro annulla per un fuorigioco che sembra esserci, anche se di una virgola. Poi, tutti negli spogliatoi, con la concreta sensazione che la Repubblica Ceca possa agevolmente controllare la partita fino a trovare il terzo gol, mentre la Grecia non può continuare in questo modo se non vuole ritrovarsi con un piede e tre quarti fuori dal torneo.
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