Dopo 45 minuti di gioco Spagna-Irlanda si chiude sul punteggio di 1-0 a favore delle furie rosse. Gli spagnoli passano in vantaggio dopo soli 4 minuti, con un gran destro di Torres da posizione leggermente defilata all’interno dell’area di rigore che si infila nel sette sibilando sopra la testa di un immobile Given. L’incipit lascerebbe presagire una goleada degli uomini di Del Bosque, che però non si concretizza sia per la tenace difesa irlandese sia per una discreta dose di sfortuna. Il primo tempo è sintetizzabile in poche parole: ti-tic e ti-tac. A questo ritmo gli spagnoli hanno palleggiato e fraseggiato, costantemente nella metà campo avversaria, per tutta la prima frazione, diretti come un’orchestra dai piedi fatati di Xavi Hernandez e di Andrès Iniesta. In più occasioni hanno tentato l’affondo per trovare il raddoppio, con conclusioni dal limite di Pique, Iniseta e Xavi, con un colpo di testa di Silva e una buona occasione non sfruttata al meglio da Torres. Gran parte del merito del vantaggio di misura va comunque riconosciuto a O’Shea e compagni che, come un muro verde davanti a Given, hanno continuamente respinto il tiro al bersaglio avversario. Ma il Trap deve inventari qualcosa se vuole tentare di cambiare l’inerzia della partita e restare aggrappato a questo europeo. E intanto sugli spalti i tifosi irlandesi, mai scoraggiati, cantano a gran voce sulle note del celebre “The fields of Athenray”
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