E’ stato presentato oggi a Milano il Giro d’Italia 2014, edizione numero 97 della Corsa Rosa. La partenza sarà venerdì 9 maggio, con una cronosquadre a Belfast, in Irlanda, Paese che ha dato al ciclismo campioni come Sean Kelly e Stephen Roche, quest’ultimo vincitore di Giro, Tour e Mondiale nello stesso anno 1987. Poi ci saranno due tappe in linea sempre in Irlanda, che porteranno la carovana domenica 11 a Dublino. Quindi il trasferimento in Italia, dove si svolgerà il resto del Giro che finirà il 1° giugno a Trieste (clicca qui per leggere l’elenco di tutte le tappe). Tra gli arrivi in salita lo Zoncolan il penultimo giorno, la Val Martello dopo Gavia e Stelvio nella riproposizione della tappa annullata quest’anno per maltempo e tanti omaggi a Marco Pantani, come gli arrivi a Oropa e Montecampione, nel decennale della morte del Pirata. Poi due cronometro individuali, che insieme agli arrivi in salita potrebbero decidere questo Giro, che unirà due città così lontane come Belfast e Trieste, città di frontiera e di cultura differenti. Per parlare del Giro 2014 abbiamo sentito Gianni Bugno. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Giro d’Italia 2014, come giudica la partenza dall’Irlanda? Una cosa molto bella, che permetterà al Giro di scoprire questa nazione. Si partirà da Belfast, si toccherà Dublino, conosceremo l’Irlanda, Paese tra l’altro che ha dato i natali a Sean Kelly e Stephen Roche, due grandi ciclisti. Ora c’è Nicholas Roche, il figlio di Stephen, un ciclista anche lui di ottimo livello.
Come giudica invece l’arrivo a Trieste? Milano non si è proposta e giustamente si è premiato Trieste, una città di frontiera. Partiremo da un paese straniero e andremo al confine dell’Italia.
Tracciato per scalatori, considerate le tante montagne, dallo Stelvio al Gavia fino allo Zoncolan? No, penso che questo Giro sia fatto per corridori completi, per chi si mostrerà capace di far bene in tutti i percorsi.
Se si correrà lo Stelvio, a differenza del Giro 2013, sarà la salita più affascinante? Sarà certamente molto bello, una tappa fantastica.
Le tappe a cronometro potrebbero incidere sulla classifica finale? Potrebbero avere il loro peso, ma dipenderà anche da chi parteciperà al Giro. Ripeto: sarà una corsa per corridori veramente completi.
Ci saranno anche tanti omaggi a Pantani nel decennale della morte. Carpegna, Oropa, Montecampione, chi potrà imitare il Pirata? Non lo so, anche in questo caso è troppo presto per dirlo, vedremo chi sarà in gara tra gli scalatori più forti.
Dove si deciderà questo Giro? Questo dipenderà da come verrà affrontato il Giro, lo vedremo soltanto durante la corsa stessa.
Si aspetta la presenza di tanti campioni alla Corsa Rosa? Me lo auguro, sarebbe una bellissima cosa. Non so se Nibali ci sarà, ha detto che l’anno prossimo intende puntare al Tour. Vedremo cosa deciderà. (Franco Vittadini)