Il Tas, Tribunale arbitrale dello Sport, ha accolto il ricorso della Katusha contro l’Uci, e ha quindi concesso al team russo la licenza World Tour per il , che la Federciclismo internazionale aveva tolto alla squadra a dicembre per motivi etici. Una decisione dalle ripercussioni molto pesanti per il governo del ciclismo mondiale, e di conseguenza per gli organizzatori delle corse più importanti del calendario mondiale. Infatti in questo momento le squadre con la licenza sono 19 invece che 18: le cose rimarranno in questo modo – e in questo caso gli organizzatori delle grandi corse dovranno o aumentare il numero dei partecipanti o escludere una delle wild-card – oppure l’Uci escluderà un’altra delle 18 squadre? E in questo caso, quale sarebbe l’esclusa e come reagirebbe alla decisione? Al momento però limitiamoci a vedere cosa è successo oggi. Con questo provvedimento il massimo organo di giustizia sportiva ha restituito alla formazione di Igor Makarov, uno degli uomini più ricchi di Russia, il diritto a partecipare al Giro d’Italia, al Tour de France e alla Vuelta, alle grandi classiche di un giorno e a tutte le altre corse che fanno parte della Serie A del ciclismo internazionale. Il Tas non ha ancora rilasciato le motivazioni della sentenza ma nel dispositivo fa sapere di “non aver raggiunto le stesse conclusioni della Commissione Uci per le licenze”. L’esclusione si basava sui tre casi di doping nel 2009, sul caso Kolobnev (positivo al Tour, riabilitato dal Tas e accusato di aver venduto la Liegi del 2010 a Vinokourov per 150 mila euro) e sull’inchiesta della Procura di Padova sul medico Ferrari che coinvolge diversi corridori della squadra. Ora il numero 1 del mondo Joaquin Rodriguez non si muoverà dalla sua squadra.