Gennaro Gattuso non è più l’allenatore del Sion, ma resta alla squadra svizzera come calciatore “semplice”. Al giocatore-allenatore è costata caro la sconfitta di sabato a San Gallo, un pesante 5-0 che non è stato digerito dall’impetuoso presidente della società svizzera Constantin, che la stampa elvetica paragona – guarda caso – a Zamparini. Ringhio è stato sollevato dall’incarico con effetto immediato, rimanendo appunto in rosa in qualità di giocatore, a dire la verità però attualmente infortunato. Il bilancio del campione del Mondo 2006 ed ex bandiera del Milan nel doppio ruolo è mediocre: due vittorie, quattro pareggi e quattro sconfitte, quinto posto in classifica (l’ultimo valido per l’accesso in Europa League). Troppo poco per una squadra che doveva sfidare il Basilea per il titolo – almeno secondo Costantin – e che invece non è ancora sicura nemmeno del posto in Europa visto che il Thun sesto in classifica è staccato di soli quattro punti dal Sion a quattro giornate dal termine del torneo. Sarà una lotta ancora lunga. Nemmeno la coppa svizzera ha sorriso a Gattuso: il Sion ha perso 1-0 in semifinale contro il Basilea. Constantin ha richiamato alla guida Michel Decastel, uno dei cinque allenatori già utilizzati in stagione, che era finito alla guida della Primavera. Ma la “rivoluzione” non si fermerà a Gattuso: vittime della furia presidenziale sono stati il fidato assistente di Ringhio Luigi Riccio, l’allenatore prestanome Arno Rossini e sei giocatori della prima squadra che finiranno fuori rosa.