Al termine della tappa che lo ha visto consolidare la sua maglia rosa, cioè il primo arrivo in salita Cordenons-Altopiano del Montasio (167 km), il siciliano Vincenzo Nibali della Astana si è concentrato soprattutto sul momento più difficile della sua gara, quando un salto di catena lo ha messo in difficoltà proprio nel finale. Queste dunque le parole dello Squalo siciliano: “Passando dal 36 al 52 la catena non andava subito su. E’ stata una tappa difficile e importante, perché alla fine Sky ha provato ad attaccarci, ad isolarmi, ma la mia squadra è stata perfetta. Ho avuto Agnoli e Kangert che mi hanno aiutato tanto, poi nel finale ho conquistato secondi importanti”. In effetti Nibali ha sprintato sia per il traguardo volante di Sella Nevea sia per l’abbuono del terzo posto al traguardo, e così ora ha 41 secondi di vantaggio su un sempre competitivo Cadel Evans, mentre è da sottolineare che il vincitore di tappa Rigoberto Uran è balzato dal nono al terzo posto in classifica, scavalcando anche il suo capitano Bradley Wiggins. La trama di questo Giro si fa sempre più appassionante: quello che era il grande favorito della vigilia, appunto Wiggins, sta deludendo le attese al di là dei problemi avuti con le cadute (patite anche da altri comunque) e la pioggia. Nibali conferma invece di essere in grande forma e ora avrà il grande vantaggio di poter gestire la corsa come meglio crede, ben sapendo però che sarà attaccato a più riprese non appena ce ne sarà l’occasione. Alla prima prova di una certa importanza il siciliano ha mostrato i denti e fatto vedere che ci vuole la maglia rosa se la dovrà sudare; ad ogni modo stiamo assistendo a una bella corsa, con tappe appassionanti anche quando il tracciato avrebbe detto il contrario.