A Indian Wells si gioca, e si gioca sul serio. Se gli uomini completano nella notte le qualificazioni (c’è Paolo Lorenzi che se la vede con l’americano Michael Shabaz), le donne aprono con il primo turno, a cominciare dalle 11 della mattina californiana, quando in Italia saranno le 20. La buona notizia, per cominciare, è che abbiamo la sesta italiana nel tabellone principale: si tratta di Camila Giorgi, che ha superato senza patemi Madison Brengele nel secondo turno di qualificazione. Per lei il sorteggio non è stato benevolo: la maceratese affronta subito Andrea Petkovic, ex Top Ten e in crescita nell’ultimo periodo, da quando è rientrata dall’infortunio. Si tratta comunque di una partita che Camila ha nelle sue corde, perchè la tedesca è giocatrice che picchia forte e quindi può mettere in ritmo la nostra tennista, più a suo agio con avversarie “a specchio”. Al secondo turno aspetta Sorana Cirstea, lei invece in calo dopo la finale centrata al Premier di Toronto e che faceva pensare a un’ascesa irrefrenabile; si può arrivare al terzo turno e provare, magari, a far fuori una Maria Sharapova ben lontana dalla condizione migliore. Questa notte nessuna italiana è in campo: Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia Pennetta sono teste di serie (che sono 32) e godendo del bye sono direttamente al secondo turno; Karin Knapp (contro Taylor Townsend), Francesca Schiavone (contro Mona Barthel) e la stessa Giorgi sono nella parte alta del tabellone, che inizia domani. Tra le sfide della notte c’è davvero poco da segnalare: possiamo allora mettere l’accento su qualche giovane che inizia a farsi largo nel mondo dei pro. Sicuramente Belinda Bencic, la svizzera che ha dominato il 2013 juniores (due Slam vinti e una serie di 39 partite senza sconfitte), si è presentata agli Australian Open dominando le tre partite di qualificazione e ha fatto tremare la futura campionessa Na Li portandola al 5-5 nel tie break del secondo set; poi, in Fed Cup, ha battuto Alize Cornet e Virginie Razzano arrivando ad un passo dall’eliminare la Francia, da sola. Affronta Heather Watson, un po’ più grande di lei (è del ’92) e decisamente più avanti nel ranking, ma ancora scevra di grandi risultati a livello WTA. La slovacca Anna Schmiedlova, classe ’94, sette titoli ITF e qualche vittoria di prestigio nel circuito Pro, in rapida ascesa; se la vede con Yanina Wickmayer, in passato numero 12 del ranking ma ora lontana dal suo top. Infine Alison Van Uytvanck: anche lei del ’94, belga delle Fiandre, lo scorso novembre ha vinto un WTA 125 a Taipei e in precedenza, quando aveva 17 anni, ha messo in fila cinque titoli ITF. Se la vede con la veterana Varvara Lepchenko: compito non certo agevole.
(Claudio Franceschini)