Il Giro d’Italia 2014 parla australiano: primo infatti in questa undicesima tappa Collecchio-Savona si è piazzato Michael Rogers con una bella azione nel finale, davanti al tedesco Simon Geschke e al nostro Enrico Battaglin, secondo e terzo nell’ordine d’arrivo. Un altro australiano, cioè Cadel Evans, conserva invece la maglia rosa di leader della classifica generale. L’Australia ha fatto veramente numerosi progressi nel ciclismo in questi anni, in particolare grazie allo stesso Evans che aveva vinto il Tour de France nel 2011 e ora tenta di conquistare anche il Giro (clicca qui per leggere di più sulla cronaca, l’ordine d’arrivo dell’undicesima tappa e la classifica generale del Giro 2014). Oggi la tappa è stata caratterizzata da una fuga di quattordici corridori poi ripresi sulla salita finale, dove si è accesa la battaglia che poi ha premiato lo scatto vincente di Rogers. Domani invece ecco la cronometro Barbaresco-Barolo, che potrebbe dire cose importanti sulla Corsa Rosa. Per parlare della Collecchio-Savona abbiamo sentito Francesco Casagrande, che arrivò secondo al Giro d’Italia nel 2000. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Bella la vittoria di Rogers? Ha fatto senz’altro una bella azione e ha dimostrato tanta bravura, visto che il gruppo non stava andando certamente piano.
Dove ha vinto questa tappa? Con la sua azione molto decisa in difesa, che gli ha permesso veramente di fare il vuoto, e con le sue qualità di passista.
E’ il Giro degli australiani: successo di Rogers, maglia rosa di Evans e prima di Matthews… E’ da anni che il ciclismo australiano è di ottimo livello, hanno infatti un vivaio di giovani molto interessanti.
Peccato per Battaglin… Peccato davvero che non abbia vinto questa tappa, ci saranno comunque altre possibilità perché Battaglin possa cogliere almeno un successo a questo Giro.
Arredondo primo su tutti i Gpm, ma forse ha sprecato troppo? Bisogna dire che il finale non era certo ideale per le sue caratteristiche di scalatore. Lui non è certamente un passista. Potrà rifarsi nelle tappe di montagna dell’ultima parte del Giro.
Finalmente si è visto Moreno Moser… Finalmente potremmo veramente dire. Lo aspettavamo da tempo e si è trovato a far parte della fuga di questa tappa, poi è rimasto davanti e ha chiuso sesto.
Si aspettava qualcosa di più da questa tappa?
No, perché Quintana ad esempio punterà certamente su tappe più difficili. Oggi non era l’ideale per le sue caratteristiche di scalatore.
La Bmc è la squadra più forte? Finora ha dimostrato di essere veramente la squadra più forte, oggi Samuel Sanchez ad esempio ha tirato tantissimo sulla salita.
Domani Barbaresco-Barolo: per chi sarà questa cronometro? Potrebbe essere una tappa favorevole a Evans, in grado di incrementare il suo vantaggio sugli inseguitori nella classifica generale. (Franco Vittadini)