E’ certamente il giocatore che ha dato la svolta al Real Madrid nell’ultimo periodo. Sergio Ramos è stato straordinario, trasformandosi in goleador in un momento nel quale Cristiano Ronaldo era fuori condizione o addirittura fuori dal campo: gol all’Osasuna in campionato, gol al Valladolid che avrebbe potuto significare mettere quasi le mani sulla Liga, soprattutto la doppietta al Bayern Monaco realizzata all’Allianz Arena, che ha spianato la strada della finale di Champions League ai blancos. Sabato si affronta l’Atletico Madrid, e Sergio Ramos è pronto. “Non abbiamo pressione e non siamo ossessionati” ha detto in un’intervista rilasciata a Marca. “Abbiamo tanta voglia di vincere una coppa che non vinciamo da tanti anni, e di condividerla con i nostri tifosi”. Al difensore spagnolo hanno fatto notare che i Colchoneros sono arrivati a giocarsi il trofeo senza perdere nessuna delle 12 partite che hanno fin qui affrontato: “Nel calcio può succedere di tutto, ma certo l’Atletico ha fatto una stagione incredibile vincendo anche la Liga”. Certo, il Real Madrid è il Real Madrid…
Ci prova. E’ il grande dubbio che attanaglia l’Atletico Madrid ad ormai due giorni dalla finale di Champions League contro il Real Madrid, primo storico derby tra due squadre di una stessa città nell’ultimo atto della massima competizione europea. L’attaccante brasiliano, che ha scelto sportivamente parlando il passaporto spagnolo e giocherà quindi il Mondiale con le Furie Rosse, è tornato nella capitale e si allenerà con i compagni di squadra; lo rivela un Tweet del quotidiano Marca. Conosciamo la storia: già a mezzo servizio, Diego Costa è sceso in campo nella “finale” della Liga contro il Barcellona. Troppo alta la posta e troppo importante il giocatore per lasciarlo preventivamente in panchina. Al 14′ minuto il crack: il numero 19 dei Colchoneros si ferma, si accascia a terra, si capisce subito che non ce la fa. Abbandona il campo in lacrime, il responso sarà duro: lesione di primo grado al bicipite femorale, con una settimana di tempo per recuperare e presentarsi in campo a Lisbona. E’ più no che sì, ovviamente; e se anche fosse sì, e alla fine l’attaccante fosse titolare, la forma non potrebbe essere quella migliore. Ma Costa è un combattente, non molla così facilmente: ed è così che è volato a Belgrado e si è messo nelle mani della dottoressa Marijana Kovacevic, un nome che nel mondo dello sport non è certo sconosciuto: i suoi metodi alternativi curano gli infortuni muscolari attraverso un rullo da utilizzare insieme a un gel che si ricava dalla placenta di cavallo. A lei si sono affidati nomi illustri: da Dejan Stankovic a Branislav Ivanovic passando per Ivica Olic, Glen Johnson e Ivan De La Pena. Diego Costa, rassicurato sul fatto che questo tipo di trattamento non causi reazioni allergiche (e, pare ma non è chiarito, non influenzi i risultati dei test antidoping), si è dunque recato in Serbia e oggi è tornato alla base, per entrare in campo e allenarsi. Mancano solo due giorni: sapremo se i metodi della dottoressa Kovacevic avranno funzionato e se Diego Costa potrà effettivamente andare in campo e aiutare i suoi compagni a vincere la Champions League, che sarebbe la prima nella storia dell’Atletico Madrid.