La Nazionale di Antonio Conte potrebbe presto affidarsi a un calciatore oriundo. Nel corso degli ultimi anni lItalia ha chiamato a vestire la maglia azzurra diversi giocatori che hanno acquisito la nostra nazionalità per origini, parentele o diritto acquisito; Mauro Camoranesi ha vinto il Mondiale nel 2006 da titolare, Thiago Motta ha giocato Europei e Coppa del Mondo, Romulo era stato scelto da Cesare Prandelli per il viaggio in Brasile prima dellautorinuncia dellesterno. E ancora, si possono ricordare le fugaci apparizioni di Amauri e Cristian Ledesma. Il prossimo nome sulla lista potrebbe quello di Keita Balde Diao, come riporta la Gazzetta dello Sport. Apparentemente centrerebbe poco: lattaccante della Lazio è spagnolo con origini senegalesi. Classe 95, al momento è in possesso soltanto del passaporto senegalese, ma resta in attesa di ricevere quello iberico che sarebbe unottima notizia anche per i biancocelesti, che potrebbero sbloccare una casella riservata agli extracomunitari. Per quanto riguarda la nazionale, Keita vorrebbe aspettare la chiamata delle Furie Rosse che però ancora non arriva; a questo punto potrebbe accettare leventuale chiamata del Senegal, ricordando che la normativa della FIFA stabilisce che le amichevoli non siano vincolanti e che un giocatore che vi abbia giocato con una nazionale possa poi sceglierne unaltra. Anche lItalia però potrebbe essere in corsa, anzi tecnicamente lo è: Keita ha compiuto 18 anni l8 marzo 2013 e di conseguenza nel 2018 (dopo cinque anni di residenza) potrà ottenere cittadinanza e passaporto italiani secondo le leggi. Il problema è che i tempi sono lunghi e in caso di problemi burocratici il ragazzo rischierebbe di saltare anche i Mondiali 2018 (oltre agli Europei di due anni prima). A quel punto poi Antonio Conte (sempre che il CT sia ancora lui) potrebbe aver già fatto altre scelte, e il giocatore potrebbe non essere più in Italia. Insomma, per il momento la pista non è percorribile perchè poco immediata; lo sarebbe anche in caso di matrimonio (il procedimento si accorcerebbe di due anni).