stato dimesso la notte scorsa dall’ospedale dov’era stato ricoverato per un’infezione alle vie urinarie facendo scattare l’allarme sulle condizioni di salute del più famoso campione nella storia della boxe mondiale, una vera e propria icona dello sport Usa, nonostante molte difficoltà nel corso della sua carriera, specie quando si rifiutò di combattere nella guerra del Vietnam. Lo ha riferito un portavoce della famiglia del 72enne ex pugile, Bob Gunnell. Muhammad Ali, nato Cassius Clay e poi convertitosi all’Islam, campione olimpico a Roma 1960 nei pesi mediomassimi e poi da professionista tre volte campione del Mondo dei pesi massimi, che lotta da tempo contro il morbo di Parkinson che lo aveva già colpito nel 1996 quando commosse il mondo facendo l’ultimo tedoforo nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Atlanta, era stato ricoverato il 20 dicembre ed ora, fa sapere Gunnell, ha pienamente recuperato e non vede l’ora di festeggiare a casa con la famiglia il suo compleanno il 17 gennaio, giorno nel quale compirà 73 anni.