C’è tanta confusione attorno al destino del Parma che dopo l’uscita di scena di Ghirardi e l’arrivo dell’imprenditore albanese Taçi sembrava aver trovato la retta via. E invece le cose si sono ulteriormente complicate con alcuni giocatori che hanno deciso di rescindere il contratto e andare via, vedi Cassano e Felipe, altri giocatori ceduti, vedi Paletta, e l’intero gruppo pronto a mettere in mora la società dopo il 15 febbraio. In tutto questo complicato momento si aggiunge anche la notizia di oggi della cessione dell’intero pacchetto azionario in mano a Taçi venduto ad un gruppo imprenditoriale ignoto: sono già state scartate alcune ipotesi come quella di Claudio Bighinati, presidente dei Giovani industriali dell’Emilia-Romagna, che ha però smentito l’ipotesi. Smentita anche la presenza del duo Barilla-Pizzarotti, entrambi non sembrano interessati ad entrare nel discorso Parma calcio. Attenzione all’ultima pista battuta, ovvero quella che porterebbe secondo indiscrezioni giornalistiche sui media italiani a Sulejman Kerimov, patron dell’Anzhi, uomo di rifimento di una cordata di bergamaschi. Potrebbe esserci il ricco imprenditorie russo dietro l’acquisto del Parma, di certo i tifosi sono molto preoccupati perché c’è il serio rischio che la società possa fallire se non verranno pagati gli stipendi dei giocatori.