Le emozioni non sono di certo venute a mancare a Birmingham negli USA, durante la quarta giornata del campionato mondiale di Indycar, che per spettacolarità non ha nulla da invidiare alla più prestigiosa Formula Uno. In pole position parte il favorito del campionato, Castroneves, che alla partenza riesce subito ad imporsi senza perdere posizioni. A scattare meglio di tutti è però il pilota Newgarden: partito dalle retrovie, l’americano riesce a recuperare diverse posizioni, ed a partire all’inseguimento del primo in classifica. Brutto scatto invece per il campione in carica Will Power, che dopo esser uscito dai box, si è scontrato con Sato, perdendo alcuni pezzi. Il cambio in testa arriva quando Castroneves, recatosi ai box a causa di alcuni problemi, viene superato da Newgarden. A metà gara la situazione è caotica, con diversi sorpassi nelle retrovie, ed un duello incredibile per la terza posizione. Fra i piloti in pista vi era l’italiano Filippi che però è stato sopraffatto dalla sfortuna: a ridosso della prima posizione si è dovuto recare nei box, dopo bandiera gialla esposta per far sì che la pista venisse pulita per la presenza di detriti. Nulla da fare dunque per il pilota italiano così come per Montoya, che si è ritrovato a dover sostituire alcune parti del suo veicolo, mentre Power doveva scontare una penalità per il contatto con Saito di cui sopra. Con Newgarden sempre al comando, arriva anche la seconda bandiera gialla della giornata, dopo un contatto fra Coletti e Jakes. Al momento dell’uscita dai box, la prima posizione viene conquistata da Rahal, che inizia così una lunga corsa dopo aver passato metà della gara a inseguire le prime posizioni. Newgarden però non molla, e con grinta riesce a riconquistate la vetta, concludendo il Gp davanti a Rahal (distacco di circa due secondi), autore comunque di un’ottima gara. Quarto posto per Will Power mentre sul gradino più basso del podio si piazza Scott Dixon, protagonista di una gara nella media, senza alcun eccesso né sbavatura. Grande delusione infine per Montoya, che deve accontentarsi della quattordicesima posizione, nonché per Castroneves scivolato dalla pole alla quindicesima posizione finale.