Non accenna a trovare una conclusione la vicenda che vede le tifoserie di Roma e Napoli impegnate in una rivalità che poco ha a che vedere con il calcio giocato. Dopo gli incidenti che hanno portato alla morte di Ciro Esposito all’esterno dello Stadio Olimpico lo scorso anno in occasione della Finale di Coppa Italia, tra gli ultras di Roma e Napoli è guerra aperta. Ai soliti cori contro i napoletani che stanno diventando ormai una vergognosa abitudine, si sono presto aggiunte le parole impresse sugli striscioni mostrati dalla curva giallorossa. L’obiettivo dei tifosi della Roma è stata in questo caso la mamma del compianto Ciro, Antonella Leardi, accusata da alcuni esponenti del tifo romanista di aver lucrato sulla morte del figlio. Uno degli striscioni esposti recitava infatti:”Che cosa triste… Lucri sul funerale con libri e interviste!”. Accanto a questo striscione, la curva giallorossa ne ha presto srotolato un altro, riportante questo testo:”C’è chi piange un figlio con dolore e dignità, e chi ne fa un business. Signora De Falchi onore a te”. Il riferimento è alla mamma di Antonio De Falchi, morto diciottenne il 4 giugno del 1989 prima di un Roma-Milan.