L’Argentina è la terza semifinalista della Coppa America 2015 che si sta svolgendo in Cile. Dopo i padroni di casa che hanno battuto uno a zero l’Uruguay con un gol di Isla a pochi minuti dal termine e il Perù che ha spazzato via la Bolivia, questa notte è toccato all’Argentina superare l’ostacolo Colombia ai calci di rigore dopo ben 14 penalty battuti. Una partita decisamente non spettacolare frenata dal tatticismo disperato di Pekerman che voleva dare un grosso dispiacere ai propri connazionali. Il c.t. colombiano ha preferito irrobustire il centrocampo dopo ventiquattro minuti di gioco togliendo Teofilo Gutierrez e mandando in campo Cardona, lasciando il solo Martinez in attacco che non ha potuto incidere sul match. Un po’ il filo-conduttore di un altro maestro del calcio sudamericano, ovvero Tabarez. Il suo Uruguay ha preferito bloccare il Cile piuttosto che giocare e favorire la vena realizzativa di due grandi giocatori come Rolan e soprattutto Cavani. Due modi di affrontare la partita che non hanno portato i frutti sperati: sia Cile che Argentina si sono qualificate in maniera netta e meritata, solo l’imprecisione dei cileni e la magica notte del portiere della Colombia Ospina non ha permesso vittorie più larghe. Due Nazionali delusione di questo torneo, in particolare l’Uruguay che ha superato con tanta fatica il girone di qualificazione mentre la Colombia con un potenziale offensivo formato da Martinez, Falcao, Gutierrez, Bacca, non è riuscita a penetrare nella difesa dell’Albiceleste. D’altronde il talento non sempre può essere ingabbiato o imprigionato.