Mercoledì 17 febbraio 2016, presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR nella capitale, è stato presentato il Dossier per la candidatura italiana alle Olimpiadi del 2024. Per le quali concorrono anche Budapest, Los Angeles e Parigi. Il presidente del comitato organizzativo, Luca Cordero di Montenezemolo, ha dichiarato: “La cerimonia inaugurale allo stadio Olimpico -riporta gazzetta.it-, e l’atletica leggera o il nuoto, cioè le due discipline che alle Olimpiadi hanno il maggior numero di spettatori, sono cose che potremmo fare anche domani mattina. Partiamo da un primo presupposto: che il settanta per cento per gli impianti è disponibile, che non vuol dire perfettamente pronto ma disponibile“. L’ex presidente della Ferrari ha snocciolato anche qualche cifra: “Il costo per gli impianti permanenti, e che quindi sono in funzione delle Olimpiadi ma resteranno come sono rimaste dopo il 1960, è di 2,1 miliardi di euro. Le due voci di costi più importanti sono: il villaggio olimpico, che per richiesta del comitato deve avere diciassette mila posti letto, e il grande centro stampa che però nel 2024 sarà qualcosa di diverso, con tutto il rispetto per la carta stampata“. Il titolo del dossier italiano presentato al Cio di Losanna è ‘L’arte italiana dell’accoglienza’: i poli centrali del progetto sono il Foro Italico, il quartiere di Tor Vergata e la Fiera di Roma ma è previsto il coinvolgimento di altre undici città. Protagonista dell’evento anche l’ex schermitrice Diana Bianchedi, che ha sfidato su un palo appositamente allestito la figlia Giulia, fiorettista a sua volta. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha letto il messaggio di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica: “Le Olimpiadi devono poter essere parte del corpo vivo della città, con una crescita delle infrastrutture e dei servizi; un potenziamento della sua vocazione e del suo dialogo con il mondo, un miglioramento della qualità della vita e della pratica sportiva, per quanti continueranno a vivere a Roma“.