Una condanna di 2 milioni di euro per la terza stella, questa la sentenza del Tribunale di Ginevra, presieduto da Alexis Mourre, che si è dovuto esprimere sulla questione che ha visto la Nike citare in giudizio la Juventus. Poco dopo aver ottenuto il primo scudetto dell’era di Conte, la Juventus, secondo quanto riportato dalla Gazzetta.it, avrebbe chiesto alla Nike, sponsor tecnico in quel periodo, di apporre la terza stella per il raggiungimento del tricolore numero 30, nonostante il conteggio per i noti fatti di Calciopoli si fermasse a 28. In seguito al parere negativo della Federcalcio, Nike e Juventus avrebbero trovato un accordo, quello di inserire il testo “30 sul campo” su tutto il materiale. Successivamente, la Juventus avrebbe autorizzato la vendita di altre casacche non ufficiali, con le tre stelle. Questo avrebbe incrinato i rapporti con la Nike fino a quando, il 24 ottobre 2013, con oltre un anno e mezzo di anticipo rispetto alla scadenza del contratto, la Juventus ha annunciato che l’Adidas sarebbe diventato il nuovo sponsor tecnico. Il risarcimento richiesto da Nike, in seguito a questi fatti, era di 80 milioni di euro, ridotti dal giudice a soli, si fa per dire, due milioni.