La Nazionale italiana è arrivata a Milano oggi pomeriggio, dopo un viaggio in Frecciarossa da Firenze. Infatti, gli azzurri domani sera (ore 20.45) sono attesi da Italia-Danimarca, quarta partita del gruppo B delle qualificazioni ai Mondiali del 2014, che si giocherà allo stadio ‘Meazza‘. Come di consueto, alla vigilia dell’incontro si è tenuta la conferenza stampa del commissario tecnico Cesare Prandelli, che ha affrontato molti temi ma non è stato di molte parole. In particolare, l’allenatore bresciano non ha voluto annunciare, neanche parzialmente, la formazione titolare per domani sera, e questa è una grossa novità per i due anni e mezzo di gestione Prandelli (Europeo escluso). Quindi prosegue anche il ‘mistero’ Buffon, che è acciaccato e in dubbio per la partita di domani, anche se su questo il c.t. si sbilancia parzialmente e dice: “Gigi vuole giocare”. Sembra che Prandelli non abbia gradito – ed è perfettamente comprensibile – il fatto che si parla quasi soltanto di Juventus-Napoli, big-match di sabato in campionato che ha rubato la scena alla Nazionale ancora prima della fine dei dieci giorni ‘azzurri’ e in ottica della quale si legge tutto quello che succede nel ritiro della Nazionale, se riguarda i giocatori delle due squadre interessate. Insomma, in primo piano non c’è la Danimarca, come dovrebbe essere e come reclama il mister, che vuole a tutti i costi i tre punti. Lo dice, e lo ripete più volte durante la conferenza stampa. Perché significherebbe andare in fuga in un girone non facile ed avvicinare di molto il Brasile, e anche perché, dal momento che il prossimo impegno nelle qualificazioni mondiali sarà a marzo a Malta, un successo significherebbe passare un buon Natale. Sulla formazione e sul portiere, questo è quanto Prandelli concede ai mass-media: “Niente formazione. Dobbiamo valutare le condizioni di Buffon, e poi non voglio dare vantaggio agli avversari. Altrimenti potrebbero studiare tutte le contromosse, con calma. Gigi adesso proverà in allenamento, la sua intenzione è di giocare. Si è curato in questi giorni”. Sembra avere risolto i problemi di salute, invece, Mario Balotelli, favorito per una maglia da titolare nel ‘suo’ San Siro: “Mario ha superato la bronchite, è disponibile. In questi due giorni si è allenato bene. Balotelli e Osvaldo? Sanno attaccare la profondità, ma anche difendere la palla. Sono attaccanti moderni, Mario ogni tanto sa defilarsi sul centro-sinistra”. Chi potrebbe non esserci è invece Stephan El Shaarawy, che ha rimediato una botta al ginocchio sinistro nell’ultima parte dell’allenamento: la contusione è stata forte ma non dovrebbe precludere l’impiego del Faraone. Che per il momento resta a disposizione in attesa di ulteriori accertamenti. In ogni caso l’infortunio non deve far preoccupare i tifosi del Milan: male che vada El Shaarawy salterà la partita contro la nazionale.
Ecco invece cosa chiede il c.t. a Pirlo: “Non deve svariare, anche se marcato, o in caso di apposita gabbia. Deve rimanere in mezzo al campo. Con la personalità di Andrea non ci sono gabbie che tengano”. Prandelli però è molto contento per l’entusiasmo della gente all’arrivo degli azzurri alla stazione Centrale di Milano: “Questo entusiasmo significa che abbiamo lavorato bene, che siamo credibili. E’ bello che i giocatori vengano premiati per le emozioni che hanno regalato”. Poi ecco la Danimarca e il campionato, i due poli che si respingono: “La Danimarca ha una buona organizzazione, un buon ritmo di gara, pressa alta gli avversari. Domani voglio i tre punti, mi interessa quello. Se riuscissimo a fare tre punti faremmo un passo importante in un girone molto equilibrato, nel quale anche Bulgaria e Armenia, oltre a Danimarca e Repubblica Ceca, hanno la possibilità di contenderci la qualificazione. Riprenderemo a giocare a marzo, vogliamo passare un bel Natale. L’ultima volta che ho fatto una conferenza stampa in cui si è parlato di club, poi ho perso la partita. Era quella con gli Usa. Per cui adesso non ne voglio parlare. Non voglio anche perché so che non saprei trattenermi, e non è il caso di dire quello che penso”. Lo dice invece sulla vicenda di Simone Farina, che alla fine è andato all’Aston Villa: “L’Inghilterra lo ha scelto come immagine, in questo momento avremmo bisogno noi di una bella immagine”.