Con il pareggio di ieri a Palermo, il Torino ha fatto un piccolo passo avanti in classifica, portandosi a quota 9 punti (contando la penalizzazione iniziale di -1). Al ‘Barbera’ la formazione granata ha confermato pregi e difetti già noti, ovvero l’ermeticità della difesa (la seconda del torneo, assieme al Napoli e subito dopo la Juventus, con sole 5 reti al passivo) e la scarsa incisività della manovra offensiva, che sarà il reparto sul quale si dovrà agire nel calciomercato invernale. Finora Rolando Bianchi e soci hanno messo a segno soltanto 9 gol, sprecando moltissime occasioni, soprattutto nelle ultime giornate di campionato. Non è tanto un problema di creare occasioni, ma di capitalizzarle al meglio. Un problema che ieri nel dopogara è stato spiegato così dal tecnico Giampiero Ventura: “Non dimentichiamoci che il 70-80% dei miei è al debutto in massima serie, è normale avere un po’ di ansia”. Normale sì, ma è chiaro se si vuol centrare una salvezza tranquilla bisognerà crescere in tal senso. Una maggiore tenuta psicologica gioverebbe sicuramente, oltre magari a qualche ‘aiutino’ dal mercato di gennaio in attacco, il reparto che sembra appunto più bisognoso di ritocchi. A questo proposito si sta parlando, già da qualche giorno, di un possibile arrivo sotto la Mole Antonelliana dell’argentino Mauro Zarate, uno dei pochi che non sta partecipando attivamente all’ottimo campionato disputato finora dalla Lazio. Una prospettiva che ha fatto esclamare a Ventura: “Se arriva Zarate, potrebbe cadermi anche l’ultimo ciuffo di capelli…”. Insomma, la fama di ‘piantagrane’ che precede il discontinuo attaccante sarebbe di ostacolo ad un suo sbarco nel capoluogo piemontese. Quella del tecnico del Toro, naturalmente, era soltanto una battuta, ma non è detto che, scherzando scherzando, non fosse proprio quello il suo vero pensiero sulla questione. No a Zarate, dunque, che pure la società si stava convincendo sempre di più a prendere, proponendo ai biancocelesti la formula del prestito con diritto di riscatto. Ma sì a nuovi rinforzi (purchè siano tranquilli…), in grado di innalzare effettivamente il livello qualitativo dell’organico torinista: “Certo, se si riuscisse a migliorarlo…”, ha ammesso il mister, che ha provveduto inoltre a scacciare via le voci di addio di bomber Bianchi.
Il capitano è in scadenza di contratto: “Lo scorso anno era stato venduto ad una ventina di squadre, quest’anno a sei o sette”, è stata la difesa di Ventura. Ancora l’arma dell’ironia, quindi, per commentare le ultime indiscrezioni di mercato. Zarate, par di capire dalle intenzioni di Ventura, può rimanere dov’è, ma pure il capitano, ritenuto un elemento fondamentale per questo Torino e quindi non in vendita.