Paulo Dybala si è preso il Palermo. Lo ha fatto a diciannove anni non ancora compiuti (li farà giovedì), mettendo al tappeto una Sampdoria piena di problemi e giunta alla sua settima sconfitta consecutiva (peggior striscia di sempre in serie A). Non che la formazione rosanero non ne abbia, di problemi, ma tornare al successo dopo circa un mese e mezzo è stato fondamentale, per il morale e per la classifica. Grande merito del trionfo di ieri va dato a questo talento argentino tutto guizzi e numeri d’alta scuola, che ha regolato i blucerchiati con una bella doppietta. Potrebbe essere lui, col tempo, il nuovo idolo sudamericano della piazza palermitana, che ha ammirato sul campo, in questi anni, le prodezze dei vari Pastore, Cavani e Hernandez. Quelle di quest’ultimo, a dire il vero, andrebbero un po’ rinverdite, visto che l’uruguagio, ora fermo ai box per un grave infortunio, ne ha dispensate sempre meno, campionato dopo campionato. Verrà anche il momento di recuperarlo alla causa. Adesso è il ‘Dybala time’. Il promettentissimo Paulo, che è diventato il più giovane marcatore della storia del club rosanero, ha fatto il Miccoli, in pratica, e lo ha fatto alla grande. Il capitano, che si era fatto male nel finale del match dell’Olimpico contro la Roma, dovrebbe tornare presto a disposizione. Senza fretta, però, perchè con un sostituto così, Gian Piero Gasperini può finalmente dormire sonni tranquilli. L’attaccante di Laguna Larga, pagato in estate da Zamparini 12 milioni di euro, sta iniziando a mostrare tutto il suo talento. Contro la Sampdoria, doppietta a parte, ha messo in mostra un repertorio tecnico davvero completo, e si è mosso a tutto campo, propiziando tante occasioni e mettendo in crisi la difesa blucerchiata. Il salto dalla B argentina alla massima serie italiana non è facile per nessuno, ma Dybala si sta impegnando al massimo per far ricredere gli scettici. Gasperini lo ha schierato ieri come prima punta di movimento, alla Miccoli appunto, con due trequartisti a sostegno, ovvero lo sloveno Ilicic e l’ex Siena Brienza. Un assetto tattico che ha dato i suoi frutti, e che ha contribuito alla conquista dei fondamentali tre punti. Ora il Palermo può guardare con maggiore ottimismo al futuro, a maggior ragione con un talento dall’avvenire luminoso come Dybala.
Il futuro è dalla sua parte. La tifoseria rosanero non vede l’ora di ammirare altre prodezze dell’argentino, nella speranza di assistere ad un campionato senza troppi scossoni, che frutti una salvezza tranquilla.