Altre tredici partite e poi Riccardo Montolivo e la Fiorentina si diranno addio. Non senza rancori, sia chiaro. In questi mesi ne sono state dette tante sul conto del centrocampista, che, forse, ha avuto il solo torto di dire chiaramente le cose come stavano. Almeno questa è la tesi del suo procuratore Carlo Pallavicino, intervenuto oggi ai microfoni di RTV38 per mettere ordine sulla vicenda contrattuale, e non solo. “A fine stagione ci saranno molte cose da dire e con ogni probabilità cambieranno anche molti giudizi”, ha preannunciato. A suo dire, Riccardo ha parlato chiaro fin dall’inizio, puntando il dito contro le carenze del progetto Fiorentina e dicendo cose “che oggi a Firenze pensano tutti. Forse è stato troppo sincero e questo nel calcio si paga”. Nessuna scorrettezza, quindi, da parte del suo assistito, che ha fatto una scelta ben precisa, decidendo di non rinnovare il contratto. Secondo Pallavicino, in definitiva, è stata la Fiorentina a gestire male tutta la vicenda: “Aveva tre mesi per vendere il giocatore, lo volevano Milan ed Atletico Madrid ma la società nemmeno si è seduta ad un tavolo per parlare”. Dunque, viene confermato – se mai ce ne fosse bisogno – l’interesse dei rossoneri: ma perchè, poi, la dirigenza viola ha deciso di interrompere ogni discorso? Il motivo non si sa, e pensare che a settembre – come ricordato dall’agente del giocatore – poteva esserci un riavvicinamento tra le parti. Poteva esserci, ma ovviamente non c’è stato. A giugno, dunque, ci sarà l’addio, ormai è chiaro da mesi. Vorrà dire che Montolivo – in attesa di legarsi ad un’altra squadra (il Milan?) – aiuterà la squadra nella missione-salvezza. Per un paio di settimane non potrà sostenerlo nel compito Stevan Jovetic, che oggi si è sottoposto ad accertamenti dopo l’infortunio patito ieri contro il Cesena. Come reso noto dal club viola, il fantasista montenegrino ha riportato una lesione di primo grado ad un bicipite femorale. Non è da escludere, quindi, che ‘Jo-Jo’ possa fare il suo rientro in campo in occasione del match contro la Juventus, in programma il 17 marzo. Nel frattempo Delio Rossi dovrà fare di necessità virtù: accanto ad Amauri, si rivedrà il talento inespresso di Adem Ljajic?
Oppure in alternativa il mister potrebbe rivedere il modulo, schierando magari Cerci e Vargas larghi a supporto dell’unica punta.