Guardando i numeri del match, si legge una partita giocata all’attacco dal Genoa e impostata sulle ripartenze da parte del Bologna. I fatti rispecchiano questa situazione, ma solo parzialmente: è vero che i grifoni hanno battuto più corner, 11 a 3, hanno concluso a rete un maggior numero di volte, 13 a 8, e hanno occupato la metà campo avversaria per un periodo di tempo maggiore che gli avversari la propria, 12’ contro 7’. Tuttavia resta il fatto che il Bologna ha espresso un bel calcio per gran parte della gara, il Genoa no, salvo qualche spunto individuale (su tutti Palacio). Certo, in quanto a occasioni create, il Genoa ha fatto qualcosa in più, colpendo anche una traversa con Kaladze. Il Bologna è stato però più concreto: di 5 conclusioni nelle specchio della porta, ben 3 sono state trasformate in gol. Gli ospiti, invece, hanno segnato solo 2 reti su 7 conclusioni effettuate nello specchio, con una percentuale realizzativa notevolmente più bassa. Il Genoa continua ad avere problemi in difesa, è la squadra più battuta in Serie A, sicuramente ci sarà da valutare questo a fine stagione per i liguri.
– Il primo gol del Bologna nasce da una punizione conquistata da Ramirez sulla trequarti e battuta forte e tesa in area da Diamanti, su cui Portanova ha incornato di testa in rete rubando il tempo ai saltatori genoani. La rete del raddoppio dei padroni di casa nasce da un lancio lungo millimetrico di Taider per Di Vaio, che in un fazzoletto mette giù e va alla conclusione sul secondo palo:Frey respinge nella zona in cui si trova Ramirez, che è il più lesto ad arrivare sul pallone e segnare il tap-in vincente. Il gol che accorcia le distanze per il Genoa è firmato da un bel colpo di testa di Palacio che la infila nel sette, su sponda di testa di Marco Rossi da un bel cross sul secondo palo di Mesto. Il 3-1 Bologna è forse il più bel gol della gara: Belfodil semina il panico sulla fascia sinistra, saltando due volte Marco Rossi, prima con un doppio passo, poi in velocità, si porta sul fondo, la gioca all’indietro rasoterra per Diamanti, il quale aggancia, appoggia al suo fianco per l’inserimento da dietro di Garics che lascia partire un missile che si infila in diagonale, senza lasciare scampo a Frey. Il 3-2 che ridà speranza agli ospiti è firmato da Jorquera, ma il 60% del merito di questo gol va a Palacio: l’argentino si fa quaranta metri palla al piede partendo dalla sua metà campo, arrivato in area sterza sul destro e appoggia al suo fianco per l’inserimento di Jorquera, che stoppa e fulmina Agliardi sul suo palo.
– Stefano Pioli ha analizzato la partita nel contesto del campionato della sua squadra e ha commentato la prestazione di alcuni singoli: “Finché non abbiamo la matematica, dobbiamo restare concentrati. Come squadra abbiamo l’obiettivo di mantenere la media punti di inizio gestione. Per come abbiamo fatto questo campionato meritiamo di finire alla grande e senza rimpianti. Diamanti in Nazionale? Prandelli sa fare bene il suo lavoro e sono sicuro che farà le scelte migliori, non ha bisogno dei miei consigli. Belfodil? Ha qualità, l’ho notato dal primo giorno che è arrivato qui. Ci stiamo lavorando per farlo lavorare bene con al squadra. Essendo un ’92, ha qualità tecniche e fisiche molto importanti. Deve insistere ed avere l’umiltà giusta per affrontare certe situazioni, perché il calcio è un gioco di squadra”. Alessandro Diamanti ha commentato la possibilità di andare agli Europei in Polonia ed Ucraina, affermando di aver avuto un contatto col C.t. Cesare Prandelli: “Ci ho parlato, mi ha detto che mi sta seguendo”. Luigi De Canio, seconda partita sulla panchina del Genoa, seconda sconfitta consecutiva, ha commentato l’ennesimo risultato negativo di questo campionato: “Il primo tempo non è stato brillantissimo, ma non lo è stato per noi e per l’avversario. Abbiamo disputato una gara dove nessuna delle due è riuscita a superarsi. Gilardino e Veloso in panchina? Devo valutare una situazione generale, non quella di casi particolari. In questo momento ho ritenuto fosse meglio così”.