Palermo molto attivo in quest’ultima fase del calciomercato: un colpo già ufficiale e altri due in arrivo. Andiamo con ordine: il club rosanero ha annunciato in mattinata l’arrivo di Sebastian Sosa dal Cerro Largo. Il trasferimento avviene a titolo definitivo e l’attaccante uruguagio ha firmato un contratto di cinque anni. Sosa, classe 1994, è una stella dell’Uruguay Under 20. In patria è conosciuto come ‘El Mosquito’, ovvero ‘La Zanzara’, ed è stato paragonato più volte all’illustre connazionale Edinson Cavani. Giocatore completo, bravo nel colpo di testa e nel tenere palla. Un colpo importante, di prospettiva, per i siciliani, che fa il paio con l’ingaggio dell’argentino Paulo Dybala, proveniente dall’Instituto de Cordoba. Ma non finisce qui: dal Catania, infatti, sta per arrivare Cristian Llama. I rossazzurri vogliono 2 milioni di euro, una cifra già di per sè non molto elevata, ma il Palermo punta ad abbassarla ulteriormente. La conclusione dell’affare, stando alle ultime indiscrezioni di calciomercato, sarebbe vicinissima. L’alternativa del Palermo resta Reto Ziegler, che guadagna troppo ma che la Juventus vuole scaricare. In rosanero sta per arrivare anche il centrocampista Luigi Giorgi, lo scorso anno in prestito a Siena (e per questo ben conosciuto dal tecnico Giuseppe Sannino). Al Novara andrà in cambio l’attaccante svedese Agon Mehmeti. Con Llama (o Ziegler), Giorgi e Sosa, l’organico del Palermo dovrebbe essere praticamente al completo. Con l’argentino del Catania in particolare, si andrà a colmare il buco sulla fascia sinistra, lasciato dalla partenza di Federico Balzaretti, finora ancora in attesa di un erede. Sannino, tutto sommato, può dirsi soddisfatto per le operazioni compiute finora dalla società. Ora la missione è mettersi alle spalle il bruttissimo esordio casalingo in campionato, al Barbera contro il Napoli di Mazzarri, perso per 3-0. L’allenatore rosanero ha usato parole molto dure per commentare il ko, definito come la peggior partita della sua carriera. Effettivamente, al di là di qualche sprazzo, non ha funzionato praticamente nulla: la difesa, forse il punto debole dell’organico, ha concesso tantissimo, il centrocampo non è riuscito a fare filtro nè ad appoggiare le punte, isolate e poco ispirate. Se capitan Miccoli, se non altro, si è battuto con grinta, non si può dire lo stesso per Abel Hernandez, apparso abulico e svogliato. L’uruguagio…
…ha subito i primi fischi stagionali, che però hanno colpito tutta la squadra. Dalla prossima partita il Palermo è chiamato al riscatto almeno sul piano del gioco: i nuovi acquisti in arrivo potranno sicuramente dare una mano.