Dopo Marco Marchionni (un ritorno), il Parma ha presentato oggi altri due volti nuovi, ovvero Manuel Arteaga e Emilio MacEachen. Il primo è un attaccante venezuelano, classe 1994. Più giovane di due anni l’uruguagio, di professione difensore. Entrambi sono considerati dei talenti purissimi del calcio sudamericano, e arrivano a Parma seguendo le orme di Pabon, colombiano già in rosa dall’estate (naturalmente, parlando di Colombia, il ricordo non può che andare a Faustino Asprilla, che ha giocato cinque anni con i ducali)L’amministratore delegato del club ducale Pietro Leonardi, nel presentarli, non ha nascosto la propria soddisfazione per il doppio affare: “Entrambi devono considerarsi il futuro del Parma, anche se spero possano darci una mano già nell’immediato”. Arteaga, prelevato in prestito dallo Zulia e in possesso del passaporto spagnolo, si è descritto come un attaccante d’area. Al suo attivo, esperienze in prova nella Primavera della Fiorentina e del Liverpool, esperienze, dice, che lo hanno fatto crescere tanto. Il venezuelano è a Parma già da due settimane e pian piano si sta adattando alla nuova realtà. “Tutti i compagni mi stanno aiutando, ognuno mi sta insegnando qualcosa sull’Italia”, ha spiegato il ragazzo, che non vede l’ora di bruciare le tappe ed ambientarsi nella maniera più rapida possibile. Arteaga, che si è detto pronto a mettersi a disposizione di mister Donadoni, ha promesso che farà di tutto per sfruttare ogni occasione che gli verrà concessa. Più o meno sulla stessa falsariga le dichiarazioni di MacEachen, che si è mostrato desideroso di imparare quante più cose possibili nel corso della sua esperienza italiana. L’uruguagio è cresciuto calcisticamente nel Penarol, la squadra più importante del suo paese, e ha esordito nella prima squadra giallonera già a 18 anni. Ora per lui si profila una nuova, fondamentale missione: abituarsi ad un calcio completamente diverso da quello del suo Paese, molto più fisico e tattico. Ma MacEachen non ha paura di nulla. Il suo scopo è far bene in uno dei campionati più difficili tatticamente in circolazione. Gli uruguagi, del resto, stanno facendo molto bene negli ultimi anni, per cui non è da escludere che anche lui riesca a confermare la tradizione positiva. Il più contento di tutti sarà mister Donadoni, che si è visto regalare dalla società due prospetti di grandissimo avvenire. Il modo migliore per rinforzarsi per un club come il Parma, che non possiede certo i mezzi economici delle big. Avanti, dunque, con la linea verde.
Ieri l’iniezione di esperienza, con il figliol prodigo Marchionni, oggi la gioventù e la freschezza di due talenti sudamericani pieni di sogni e ambizioni. Il progetto Parma piace: ora sono attesi i risultati del campo, ma questi due ragazzi avranno tempo per crescere ed eventualmente farsi poi trovare pronti.