Il suo nome era emerso nell’ultima finestra di mercato invernale: accostato alla Roma che cercava un terzino destro per rinforzare la rosa. Che la trattative non sarebbe decollata si sapeva: quella del Newcastle è una bottega cara, e Alan Pardew non vende i suoi gioielli a meno che non si tratti di uscite che fruttano somme importanti (Demba Ba ceduto al Chelsea). Danny Simpson è rimasto tra le fila dei Magpies, che stanno lentamente risalendo la china di una stagione iniziata molto male; ieri però il difensore 26enne è comparso sulla prima pagina del Sun per un grave episodio extracalcistico. Il fatto è avvenuto in un pub, e fa ancora più impressione raccontarlo proprio nei giorni in cui l’agente di Paul Gascoigne le moglie di George Best (“non lasciate morire Gascoigne come mio marito”, ha detto la signora Alexandra) hanno lanciato appelli per aiutare Gazza, distrutto dall’alcol. Per ora Simpson se l’è cavata con quella che sembra essere stata una notte brava: si è ubriacato in compagnia di Danny Welbeck, attaccante del Manchester United, in un pub di Manchester, ed è finito coinvolto in una rissa. Il tentativo di mediare da parte di una ragazza è stato inutile: Simpson è stato colpito da un pugno ed è rimasto a terra semisvenuto, con un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca. Il Sun ha pubblicato la foto in prima pagina: un episodio disdicevole che purtroppo in Inghilterra è all’ordine del giorno. I casi estremi di George Best e Paul Gascoigne sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che ha colpito molti: Peter Shilton dovette giocare fino a 49 anni per saldare i suoi debiti, Ian Rush fallì nella Juventus perchè – si dice – non resisteva a una vita senza pinte di birra prima e dopo gli allenamenti. La speranza è che Simpson abbia imparato sulla sua pelle la lezione, perchè non faccia la fine di Best e Gazza.