E’ scomparso nella notte, a 33 anni di età, l’ex campione del mondo di Bmx Kyle Bennett. Si è trattato di un incidente d’auto, ma le cause sono ancora da accertare: Bennett viaggiava a bordo di un pick-up per le strade di Conroe, Texas (la città in cui abitava) che è uscito di strada all’improvviso. L’annuncio è stato dato dalla Federazione americana di ciclismo: “Tutti noi siamo profondamente rattristati nell’apprendere la tragica e prematura perdita di Kyle Bennett”, queste le parole dell’amministratore delegato Steve Johnson. “Kyle è stato un pioniere nella Bmx olimpica e un’ispirazione per quelli di noi che lo conoscevano. Ci mancherà dolorsamente, e offriamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi cari”. Kyle Bennett lascia la fidanzata e la sua giovane figlia Kylie. Era nato il 25 settembre del 1979; la sua carriera è iniziata nel 1999 e presto nell’ambiente della Bmx si è fatto il soprannome “Butter” per il suo stile morbido e regolare. Nella sua carriera ha corso con quattro team: S&S Racing, R&C Racing, ODi e S&M Bicycles. Con l’entrata della Bmx tra le discipline olimpiche, Kyle è diventato il primo ciclista a far parte del team americano a Pechino, seguito da Jill Kintner, Mike Day e Donny Robinson. Era andato in Cina con la speranza di aggiungere un titolo olimpico, o quantomeno una medaglia, al suo già ricchissimo palmares; purtroppo per lui le cose non sono andate bene, perchè a causa di un infortunio alla spalla rimediato nei quarti di finale Bennett non ha potuto affrontare al 100% delle sua capacità la semifinale, che ha chiuso al sesto posto venendo estromesso dalla finale, mentre Robinson e Day sono riusciti ad andare a medaglia. Ma nella carriera di Kyle Bennett ci sono tanti successi, compresi tre titoli mondiali nel 2002, 2004 e 2007 (tre titoli li aveva conquistati anche il suo patrigno John Purse)., poi anche due Elite Men nella National Bicycle League, mentre per la American Bicycle Association ha vinto un Pro National n° 3 e tre Pro National n° 2, oltre a un Pro Grand National (2009). Ha anche subito tanti incidenti, indice di uno sport che unisce la spettacolarità al rischio: solo a 16 aveva riportato la frattura della gamba in quattro punti – addirittura la sua gara era stata interrotta – poi ancora aveva sofferto la rottura di una mano, di una clavicola (due volte) e infine…
… di un ginocchio, nel 2006. Quest’anno aveva deciso di ritirarsi dall’attività, anche per passare più tempo con la sua famiglia; ma è proprio vero che padroni del nostro destino non siamo noi. Ci uniamo al cordoglio per la scomparsa di un grande campione dello sport.